PERUGIA - Si rassegnino quanti speravano in un "passaggio" da parte della Lega Nord-Umbria verso le elezioni regionali. Per loro tutte le porte sono sbarrate. Almeno stando al comunicato stampa diramato oggi per dare conto dell'assemblea che si è svolta ieri sera al Plaza Hotel di Perugia, dopo le dimissioni di Francesco Miroballo. Incontro che ha dato il via all'attività politica di avvicinamento alle elezioni medesime da parte del partito di Bossi che verrà coordinato in questa circostanza dai due esponenti leghisti paracadutati in Umbria, l'on. Paolini, nelle vesti di Commissario, ed Enrico Pau, in quelle di delegato per l'organizzazione.
Si è chiusa, dunque, definitivamente la diaspora che per mesi ha agitato un partito alla ricerca di un radicamento in Umbria che sinora ha sempre fallito, ma che in occasione dei recenti rinnovi amministrativi ha segnato indubbiamente passi in avanti consistenti, tali da aver risvegliato molti appetiti da parte di personaggi legati al centro destra alla ricerca di un approdo politico che potrebbe rivelarsi allettante.
Alla riunione di ieri sera avrebbero pertecipato una novantina di persone, in rappresentanza dei nove distretti in cui è stata divisa l'Umbria. "Oltre alle tradizionali piazze
leghiste dell’Alto Tevere, Foligno, l’eugubino-gualdese e il lago Trasimeno - si informa nella stessa nota -, per la prima volta si stanno formando gruppi omogenei e importanti anche in tutto il ternano e a Perugia. L’obiettivo è quello delle mille tessere da soci-sostenitori".
Il Commissario On.Paolini – già responsabile Marche e Toscana – ha spiegato la strategia: il primo obiettivo - ha detto - è quello di creare, entro la fine dell’anno, un programma di Governo credibile per l’Umbria. Il secondo passaggio sarà rappresentato dal dialogo con il centrodestra per una eventuale alleanza basata su programmi e pari dignità.
Sempre il Commissario, dopo aver premesso che la raccolta delle firme sarà effettuata con tutti i crismi della legalità e della trasparenza, ha anche fissato i paletti riguardo alle candidature: porta chiusa - ha detto - a chi vuole salire sul carro della Lega che i sondaggi danno in Umbria intorno al 4.5 per cento con un potenziale vicino all’8 per cento. “Ribadisco – ha aggiunto sempre l'on. Paolini – che non ci saranno posti a disposizione nella lista per infiltrati o per opportunisti. Meglio andare con gli uomini che si hanno che avere eletti che poi alla prima occasione abbandonano la Lega. Lo Statuto prevede che soltanto chi ha due anni di tesseramento può essere candidato”.
A fine dicembre è prevista una nuova assemblea nazionale per l’organizzazione.
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