PERUGIA - Nell’ultima seduta del consiglio provinciale si è tornati ad affrontare lo scoglio della riqualificazione e riedificazione dell’area ex Sai di Passignano sul Trasimeno che dal 1992 è rimasta orfana dell’Aeronautica Italiana. L’argomento è stato sollevato in una interrogazione dettagliata dal capogruppo dell’Idv, Franco Granocchia che ha espresso dubbi sulla riqualificazione prevista dal Comune, in collaborazione con una società edile proprietaria del terreno. “Il Comune e la società Michelangelo Costruzioni srl, proprietaria dell'area – ha affermato Franco Granocchia - hanno predisposto un progetto per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria che interessa una superficie, denominata Ex-Sai, di oltre circa 11,5 ettari situata tra la ferrovia e la riva del lago. All'interno di tale area, la superficie da destinare a parcheggio è pari a circa 13mila mq, la superficie da destinare a verde di uso pubblico è pari a circa 17mila mq e la superficie utile ai fini edificatori è pari a circa 53mila mq. Dall'esame della “sintesi non tecnica” contenente lo studio di impatto ambientale (punto A1) concernente il progetto delle opere di urbanizzazione primaria, emerge come la fisionomia finale dell'area presenterà una volumetria complessiva fuori terra pari a circa 172mila mc, di cui: circa 90mila mc per destinazione residenziale, circa 64mila mc per destinazione direzionale commerciale, circa 18mila mc per destinazione turistico produttivo. Il capogruppo dell’Idv ha riportato anche i pareri negativi espressi al momento dagli enti di governo e controllo sul progetto di Passignano: “il Ministero per i Beni e le Attività culturali (Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell'Umbria), nel confermare il parere negativo espresso dalla Soprintendenza, ha constatato l’assenza di una variante urbanistica al P.R.G. attuale “per l’esecuzione nella zona definita aree limitrofe”, ha evidenziato l’incongruo interessamento di aree demaniali e, soprattutto, ha rilevato che ‘Appare particolarmente problematico valutare l’attuale progetto definitivo che, come detto, riguarda solo le opere di urbanizzazione, senza una sufficiente conoscenza dell’intervento finale”. All’interrogazione ha risposto l’assessore Carlo Antonini: ”La Provincia di Perugia ha chiesto chiarimenti sul progetto dal 24 aprile del 2009 – ha spiegato l’assessore – visto che c’erano aspetti non chiariti come i riferimenti ‘centrale ecologica di produzione e distribuzione di energia termica’ e ad ‘un impianto di termovalorizzazione’. La documentazione integrativa richiesta, finalizzata a chiarire gli elementi di perplessità palesati, non risulta essere ancora pervenuta pertanto la Commissione Provinciale e al momento in attesa di ricevere le suddette integrazioni al fine di poter valutare in maniera definitiva l’intervento. Ribadisco che la nostra intenzione di valorizzare il territorio del Lago Trasimeno e quindi non abbiamo nessuna volontà di avallare eventuali progetti che mettono a rischio l’equilibrio turismo-natura-economia”. Condividi