di
E.P.
"A Fabriano grazie alla nostra fantasia abbiamo inventato una tecnologia che non ha precedenti" ed ora stiano studiando come esportare in tutta Europa il nostro ultimo prodotto, un frigorifero "intelligente" che fa risparmiare il 25% di elettricità.
A dichiararlo a La Repubblica, che pubblica oggi una lunga intervista nelle sue pagine economiche, è il vice presidente della società, Andrea Merloni, reduce di un'apparizione a Londra dove, assieme all'utility Npover, del gruppo Rwe, ha presentato questo nuovo "gioiello" che farà risparmiare ai sudditi della regina, appunto, il 25% di elettricità, abbattendo 2 milioni di tonnellate di Co2 ogni anno.
Il giovane Merloni ha anche detto che è ora allo studio la strategia migliore per esportare il frigorifero in questione in tutta Europa. L'intento è - assicura - "di mantenere una forte presenza qui dove siamo nati" e dove la Merloni realizza il 45% della sua produzione ed il 15% dei ricavi, poiché 2 elettrodomestici su 3 vengono esportati.
Questo - aggiunge - anche se per colpa della crisi si venderanno 3 milioni di frogoriferi in meno all'anno, il che ha fatto precipitare l'azienda ai livelli del 1999.
Come risalire la china? "Adeguando la nostra efficienza ad una minore capacità produttiva" ed in questo "lo strumento della cassa integrazione - spiega - è stato molto efficace e ci ha permesso di gestire questa fase difficile".
Escluse, perciò, nuove acquisizioni, perché non ce n'è bisogno vista l'abbondanza di capacità produttiva, e qui arriva la sorpresa perché, svela Andrea, ci interesserebbe semmai rilevare "un marchio e delle quote di mercato, soprattutto nella fascia alta di gamma". Sul mercato, però, non c'è nulla di interessante, "ma se si presentasse l'opportunità saremmo sicuramente della partita".
Il che vuol dire che d'un tratto la Merloni si trasforma da preda in cacciatore? Parrebbe di si, considerati anche i nomi di prestigio che sempre Andrea Merloni indica fra i desiderata, allorché considera che il gruppo "per qualità dei prodotti e forza dei marchi si integrerebbe bene con player come Bosch, Elecrolux, Haier, Lg, Samsung e Whirpool".
Una cosa è comunque certa: nessuna intenzione di passare la mano, nonostante l'alto numero di pretendenti, e questo perché, assicura sempre il giovane Merloni, "abbiano un'azienda che ha un management forte e che ha saputo gestire bene il gruppo, tanto che Indesit
è uscita velocemente e più forte da questa crisi. Le potenzialità future sono molto promettenti, abbiano standard tecnologici che ci danno un discreto vantaggio rispetto ai concorrenti. Infine, non solo non vedo la necessità di una simile scelta, ma oggi sarebbe anche il timing meno felice per farlo".
Quindi, la Merloni - a domanda risponde -,al contrario di molte altre altre aziende familiari sopravviverà alla "crisi" della terza generazione, poiché "le difficoltà arrivano quando la famiglia antepone i suoi interessi a quelli dell'azienda".
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