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SPELLO - Un bellissimo esempio di recupero integrato. La chiesa di Santa Maria della Consolazione di Prato ha aperto, come abbiamo già scritto ieri, le sue porte alla cultura musicale nel mondo, alla storia di Adolfo Broegg, ai suoi studi e all’Ensemble Micrologus. La chiesa di via Fonte del Mastro appena restaurata era già troppo piccola per contenere il numeroso pubblico che sabato e domenica ha partecipato all’inaugurazione del Centro studi europeo di musica medievale “Adolfo Broegg” che sarà anche la sede dei Micrologus, per diventare un punto di riferimento per tutto il panorama di musica antica nel mondo. “Abbiamo aperto una chiesa dopo 100 anni – ha detto nella circostanza l’assessore alla cultura del Comune di Spello Liana Tili - che non rimarrà però un contenitore vuoto, perché grazie al progetto del Centro studi diventerà un centro, un polo di ricerca, un punto di riferimento internazionale”. Ha poi aggiunto il sindaco Sandro Vitali: “Abbiamo riconsegnato alla città questo scrigno ed accolto il desiderio di Adolfo che voleva trasmettere i suoi studi e i lavori musicali in tutto il mondo”. Sabato è stata inaugurata anche la mostra permanente “Il liuto e gli strumenti a corda dal medioevo ai nostri giorni” allestita dai maestri liutai Vincenzo Cipriani e Giordano Ceccotti con strumenti appartenuti ad Adolfo Broegg che sono stati messi a disposizione dalla famiglia. “Esprimo la mia soddisfazione per questo progetto – ha affermato l’assessore regionale alla cultura Silvano Rometti – perché oltre al recupero c’è anche l’intenzione di rendere fruibile questo luogo sacro con un Centro studi che si inserisce in un contesto forte, in un filone di sviluppo attraverso il festival di musica medievale. E’ importante avere qui i Micrologus”. L’assessore provinciale alla cultura Donatella Porzi ha aggiunto: “E’ una sensazione bellissima, ci troviamo ad inaugurare un progetto di grande vitalità, di ricchezza culturale per Spello, che diventa sempre di più una città al centro dell’Umbria”. La chiesa di Santa Maria della Consolazione di Prato sarà dunque anche un centro studi di alta qualità: “Mi sono sempre chiesta – ha detto Maria Prodi, assessore regionale all’istruzione, rivolgendosi ai Micrologus – perché la vostra musica non dovesse riverberare qua, dove avete mosso le prime note, e soprattutto perché questa vostra ricchezza non diventasse formativa. Attraverso questo progetto sarebbe ideale che nasca un pellegrinaggio di persone provenienti da tanti paesi che, annullando le distanze, possano conoscere la vostra musica attraverso un Centro studi di alta formazione”. I Micrologus hanno regalato ai tanti visitatori due concerti unici, per unirsi attraverso la musica con il loro amico Adolfo Broegg che ha visto realizzato un suo grande sogno. Condividi