TERNI (Avi News) – Si è svolta il 5 dicembre al Circolo dei lavoratori di Terni, tra più di cento invitati, la diciassettesima edizione della “Festa della solidarietà”, promossa dall’Associazione famiglie disabili di Terni, in collaborazione con Asl 4 Terni, Regione Umbria, Provincia e Comune di Terni, e lo stesso Clt che ha messo a disposizione i locali.
Una serata trascorsa tra musica, buon cibo e giochi di animazione, un’occasione per stare insieme, aspettando le festività natalizie, in cui socializzare e divertirsi. All’organizzazione dell’evento ha partecipato anche la cooperativa sociale “Oasi sport libertas” (i cui soci e fruitori sono gli stessi di Afad), che per l’occasione ha presentato anche il proprio progetto, attualmente in fase di realizzazione, di un centro semiresidenziale per disabili gravi e gravissimi munito di palestra e vasca riabilitativa.
Insieme ai ragazzi, alle famiglie e ai volontari che hanno contribuito ad organizzare l’iniziativa, hanno partecipato anche Angelo Fortunati, presidente dell’Afad di Terni, Francesco Bonanni e Guido Botondi, rispettivamente presidente e consigliere di amministrazione di Oasi sport libertas, ed anche alcuni esponenti delle amministrazioni locali, tra cui Damiano Stufara, assessore regionale alle politiche sociali.
“L’idea di realizzare un centro semiresidenziale dove svolgere autonomamente le nostre attività – ha dichiarato il presidente di Oasi sport libertas – è nata da una richiesta che ci è stata rivolta dai nostri stessi soci. Sorgerà in via delle Madonnine, e sarà dotato delle più moderne attrezzature per la riabilitazione, sia in vasca che in palestra”.
“Sono diversi anni che pensavamo a realizzare una struttura come questa – ha precisato poi Guido Botondi – una struttura altamente specializzata per soddisfare le esigenze dei disabili, ma che risulti anche utile per l’intera città. Di fatto pensiamo ad un centro capace di accogliere anche chi è affetto da altre patologie”.
“Momenti come questo – ha infine dichiarato Damiano Stufara – sono fondamentali per i diversamente abili. Persone che non sempre riescono a socializzare, e che anche da queste iniziative ricevono una spinta importante per poter affrontare una condizione certamente difficile, ma che non per questo deve privarli della possibilità di trascorrere serenamente momenti che possano dar loro felicità. Di realtà come l’Associazione famiglie disabili, particolarmente radicate ed operose sul territorio, c’è sempre bisogno. Vanno incentivate e sostenute”.
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