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SPELLO- Ieri Spello ha vissuto una grande giornata di impegno sociale e culturale con l'inaugurazione del Europeo di Musica Medievale che è stato intestato al nome di Adolfo Broegg, indimenticato cofondatore e anima dell'Ensemble Micrologus che festeggia quet'anno i suoi primi 25 anni di attività. La sede è in una splendida chiesetta fatta restaurare in maniera lungimirante e splendida (tra l'altro sono venuti alla luce preziosi affreschi dei quali si ignorava l'esistenza) dall'Amministrazione comunale spellana, nella quale ha trovato sede anche il gruppo musicale, il più noto certamente,a livello nazionale ed internazionale, dei complessi umbri, come ha anche attestato la grande partecipazione di folla che non è riuscita per la gran parte a trovare ospitalità in spazi che si sono rivelati del tutto insufficienti per contenerla. E' bastato sapere che i Micrologus avrebbero proprosto per l'occasione delle loro esecuzioni particolari preparate per l'occasione, ha richiamare a Spello tanti loro appassionati, umbri e non. Oggi, comunque, il Centro avvierà ufficialmente la sua attività, promuovendo due interressantissime tavole rotonde che vedono la partecipazione di alcuni dei massimi esperti di musica antica, italiani e stranieri, e sempre oggi ci saranno altri momenti musicali da non perdere, quando i Micrologus delizieranno ancora i loro aficionados proponendo altri brani del loro vasto repertorio che fanno parte dell'ultima raccolta appena uscita. Ma, oltre a dare notizia di questo importante avvenimento, ci piace anche menzionare l'iniziativa del circolo "Che Guevara" di Rifondazione Comunista, che in un volantino largamente diffuso fra il pubblico di ieri, ha voluto ricordare, con commozione e affetto, di Adolfo Broegg anche l'impegno politico e sociale, oltre a quello artistico, Proponiamo perciò ai nostri lettori il testo integrale del volantino medesimo. "Ma io ti canto. Tarderà molto a nascere, se nasce, un Andaluso così puro, così ricco di avventure" SALUTIAMO CON GIOIA LA NASCITA DEL CENTRO STUDI DI MUSICA MEDIEVALE ADOLFO BROEGG L'iniziativa rende giusto omaggio al grande musicista, alla sua costante passione per la ricerca, alla sua ricca raccolta di strumenti, alle sue ineguagliabili sensibilità e capacità musicali. Ma noi, amici e compagni che abbiamo condiviso con lui tanti momenti di vita all'interno del circolo "Che Guevara" (che lui sempre chiamava "eroe del mio universo ideale") sentiamo il dovere e l'onore di testimoniare questa dimensione di impegno ideologico e sociale che tanto vivamente Adolfo sentiva e rappresentava; così tanto da non scinderlo dall'attività creativa in campo musicale. A testimoniarlo sono queste parole riportate in un suo documento di indirizzo politico-culturale intitolato appunto "Arte nella politica, e politica per l'arte": "La musica può essere uno strumento non astratto, non insensibile alla realtà, ma anzi una forme concreta per rappresentare le più nobili esigenze della persona, un modo utile per comunicare con tutti i popoli del Mondo - nella pace - l'idea rivoluzionaria di quel verbo, di quel Cristo, che alfine sciolto dai dogmi del cielo e delle condizioni di singolarità, riemergesse nella coscienza civica, politica e morale di ognuno di noi, in mezzo a tutte le genti, nel vivo della società". E' questo un messaggio di grande umanità, il livello più alto di un profondo convincimento di responsabilità personale: tutto questo Adolfo ha vissuto e rappresentato, con limpido pensiero comunista, sia nelle attività pretiche del nostro circolo, sia nello svolgimento del mandato amministrativo quale assessore alla cultura e vicesindaco, sia negli incarichi politici assolti a livello regionale<, fu candidato alle elezioni regionali riscuotendo notevoli consensi. Cos'altro possiamo dire di lui che nion sia già stato pronunciato, che non sia già di conoscenza e buona memoria per tutti? Forse il nostro comune senso della speranza e delle volontà. Sì: l'appartenenza complice ad un'idea di trasformazione profonda ed innovativa delle culture e della quelità della vita. Proprio quel senso originale della vita che Adolfo sentiva nel profondo, e che traspare in modo del tutto evidente in questi suoi brevi cenni di poesia: "Posso sentire una voce che chiama dal mio cuore e grida e che gridare... se solo potessi fermarlo e farlo volare nell'azzurro del cielo" Sull'onda di queste idee ci siamo sempre capiti ed amati. In tutto questo sei sempre stato un compagno esemplare, un conforto, uno stimolo, una sicurezza. Ancora una volta un abbraccio, un bacio. I compagni del circolo di Rifondazione Comunista. Condividi