ROMA - ''Il vero vilipendio e' che persone come Schifani e Berlusconi occupino le istituzioni. Schifani non vuole chiarire i rapporti avuti con la mafia nel suo studio professionale''. Lo ha detto Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, in un intervento alla manifestazione del No B Day, interrotto piu' volte dall'ovazione della folla.
''Oggi finalmente - ha proseguito Borsellino - alcuni collaboratori di giustizia raccontano la verita' su come Berlusconi e' andato al potere, su come hanno sostenuto il suo partito. A me delle escort e del processo Mills non mi importa nulla. Io sono qui perche' la mafia esca fuori dallo stato e dalle istituzioni, e io sono qui per difendere il diritto di Berlusconi, per difendere il suo diritto ad essere processato, cosi' potra' dissipare i dubbi che lo riguardano''.
''Come si puo' accettare - ha proseguito Salvatore Borsellino - un presidente del consiglio il cui partito e' sorto con i capitali della criminalita' organizzata, la quale ora lo ricatta. Non dobbiamo permetterlo, dobbiamo essere noi a cacciarlo''.
''La criminalita' - ha proseguito - lo ha messo li' - ha detto ancora - e ora lo vuole cacciare perche' non ha rispettato i patti. Succede a lui quello che e' accaduto a Salvatore Lima''.
Borsellino ha infine citato tutti i nomi degli agenti di scorta del fratello Paolo morti con lui nell'attentato: ''quei ragazzi sono i nostri eroi, non Vittorio Mangano; quello e' un loro eroe''.
Borsellino ha quindi detto che ci sono decine di agenti disposti a far da scorta ai ''giudici coraggiosi''. ''Questi giudici - ha concluso - non li faremo uccidere, faremo noi da scorta a loro''.
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