di Nicola Bossi, Roma
Continua il corteo del No B Day e i numeri cominciano a salire come nei tempi della sinistra di piazza. Impossibile al momento classificare il serpentone. Si parla al momento tra gli organizzatori di 350mila presenze, mentre fino a poco tempo fa erano ancora fermi numerosi gruppi all’alatezza della stazione di Termini. Tra le note di colore c’è da sottolieanre la folta presenza del cosiddetto popolo delle agende rosse, che ricordano la strage di via d’Amelio dove venne ucciso Paolo Borsellino. Ci sono anche poche ma presenti bandiere del Pd, segno che alcuni simpatizzanti e dirigenti del maggior partito d’opposizione non hanno voluto aderire all’invito dei vertici di restare a casa.
Questo popolo della sinistra – moltissime le bandiere della Federazione che danno il senso di un inaspettato risveglio politico – è differente per età da quello dei cortei sindacali dove la fa da padrone il pensionato “autotrasportato”. Tantissimi i giovani, la classe media e soprattutto i dipendenti pubblici. È il poppolo di Internet che ha poco a che fare, come dicevamo, alle masse sindacali. Tra gli striscioni più ironici: “Mi faccio processare, sì ma a Forum”, “Barabba libero” “Papi a Natale niente doni, porta via Berlusconi”. Ma forse la palma per il migliore striscione spetta a questo slogan: “Abbattiamo il nani-fascismo”.
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