PERUGIA – Si è svolta a Palazzo Cesaroni l’audizione da parte della Commissione speciale per le riforme statutarie e regolamentari, presieduta da Ada Girolamini, sulla proposta di legge di iniziativa della Commissione stessa concernente “Disciplina degli istituti di partecipazione alle funzioni delle istituzioni regionali”.
Attraverso questa proposta di legge la Regione intende promuovere la partecipazione dei cittadini alle funzioni legislative, amministrative e di governo delle istituzioni, indicandone le modalità e gli strumenti
(referendum, petizione, consultazione).
Tutti gli intervenuti hanno espresso apprezzamento per questa iniziativa, auspicandone una pronta e concreta attuazione. Fra le osservazioni fatte, quelle della dottoressa Alessandra Velastro dell’Università di Perugia (Facoltà di scienze politiche), la quale ha detto che “la partecipazione non è concertazione, cioè non è codecidere ma far tenere in debito conto le osservazioni che giungono attraverso gli strumenti della democrazia partecipativa”. Auspicando la massima operatività delle funzioni dello Statuto della regione Umbria, Biagino Dell’Omo (Confindustria) ha sottolineato che “dalla partecipazione può venire un rafforzamento della coesione sociale”, ed ha posto l’accento sull’importanza della consultazione. Giuliano Mancinelli dell’Assoconsumatori ha ribadito la necessità che i cittadini siano più partecipi soprattutto nella fase decisionale, non quando gli accordi sono già stati presi”. Per Danilo Montagallo della Provincia di Perugia è importante che ci sia un “riavvicinamento dei soggetti decisori con la collettività”. Patrizia Brutti dell’Acu Umbria ha chiesto che siano chiarite meglio le modalità della consultazione e la valutazione “ex-ante” ed “ex-post”, concetti poi approfonditi da Paolo Baronti di Cittadinanzattiva, secondo il quale “ex-ante vuol dire che l’amministrazione regionale adotta un’iniziativa legislativa e indica le ragioni per cui deve attuare una normativa”, indicando come questa sia “vera partecipazione”, mentre dove si parla (nel testo di legge, ndr) di valutazione ex post bisognerebbe inserire il comma 461 della Finanziaria varata dal governo Prodi, che prevede una specifica attività di valutazione dei servizi, in modo da valorizzare il ruolo delle associazioni.
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