fiorelli f..jpg
PERUGIA – “Il ricco e interessante archivio di Fabio Fiorelli, primo presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, registra e consente di ripercorrere la storia di un politico che amava ‘pensare in grande’. Di un socialista che si definiva ‘scomodo’ e che di sicuro è stato una delle figure più significative della storia politica e istituzionale dell’Umbria”. Così il presidente del Consiglio regionale, Fabrizio Bracco, che oggi a Palazzo Cesaroni, insieme al Soprintendente archivistico per l’Umbria Mario Squadroni, al direttore dell’Archivio di Stato Giovanna Giubbini e al sociologo Franco Fogliano, ha presentato il volume che contiene l’inventario del fondo e il catalogo delle opere a stampa di Fiorelli, che copre un periodo che va dal 1944 al 1988. L’intero carteggio politico-istituzionale è stato concesso in deposito al Consiglio regionale dell’Umbria dai familiari di Fiorelli ai quali il presidente Bracco ha rinnovato “il più vivo ringraziamento” dell’Assemblea legislativa. “Voglio ricordare in primo luogo – ha detto Bracco – il Fiorelli primo presidente del Consiglio regionale nel 1970: un ruolo che interpretò con saggezza ed equilibrio, nella fase di avvio dell’esperienza regionalista in Umbria. E in quella vicenda, il contributo di Fiorelli fu prezioso, sia nella funzione di ascolto, mediazione e sintesi volta a rendere coerente l’apparato statutario umbro, sia nel porre in maniera rigorosa e a volte conflittuale la distinzione tra il ruolo e le competenze del Consiglio regionale e le prerogative della Giunta, allora diretta da un’altra grande figura di politico, Pietro Conti. Per Fiorelli, l’essere ‘socialista scomodo’ – ha aggiunto Bracco – era legato al suo carattere spigoloso, ma sempre diretto e leale, sia con i compagni di partito che con quanti ebbero a relazionarsi con lui nella sua lunga vicenda politica e istituzionale. È stato – conclude Bracco - un tipico esponente di quel riformismo socialista italiano che legava l’affermazione di valori e principi forti alla concretezza delle azioni politiche e amministrative”. Il fondo, dichiarato di interesse storico dalla Soprintendenza archivistica il 13 giugno 2001, è costituito da sessanta buste e venti album fotografici relativi al periodo 1944 -1988. Un patrimonio storico e culturale che nel 2008, è stato concesso dagli eredi in deposito al Consiglio regionale che ne ha affidato il riordino alla Soprintendenza archivistica per l’Umbria curato da Vittorio Angeletti, con il coordinamento scientifico di Rossella Santolamazza. Nello specifico il materiale d’archivio, già consultabile da eventuali ricercatori, comprende: carte personali relative agli anni dell’impegno politico; documenti specifici relativi alla sua attività di assessore alla sanità, all’assistenza ed a turismo nella Provincia di Terni negli anni 1953-60; quelli da presidente della stessa Provincia, con particolare riferimento alle materie: sanità, assetto del territorio, politiche sociali, istruzione, edilizia scolastica viabilità e trasporti, negli anni 1960-70; quelli come membro dell’Unione Province d’Italia dal 1962 al 1969 e gli ultimi, da presidente del Consiglio regionale, nel periodo 1970 -1977. Condividi