merloni campanaccio.jpg
GUBBIO - L’assessore allo sviluppo economico Graziano Cappannelli ha partecipato ieri a Fabriano, presso la sala mensa dello stabilimento di Santa Maria, al Consiglio Comunale aperto convocato dal Comune di Fabriano, per discutere della situazione della Antonio Merloni Spa, dopo gli ultimi eventi al Ministero dello Sviluppo Economico e le proteste dei lavoratori. «Come sempre – dichiara Cappannelli - l’amministrazione comunale di Gubbio non fa mancare la sua presenza agli appuntamenti che vedono per oggetto la crisi della Antonio Merloni. Ieri all’interno degli spazi della mensa aziendale dello stabilimento di Santa Maria, si è svolta un’importante occasione di confronto tra istituzioni, cittadini e lavoratori dell’azienda. Il tema centrale è stato l’analisi della situazione dell’Antonio Merloni, dopo gli ultimi eventi al Ministero dello Sviluppo Economico e le proteste dei lavoratori. Su questo, il soggetto che tiene i rapporti con il Governo in merito all’accordo di programma, Costa, ha affermato che “la piattaforma è stata definita e che verranno messi a disposizione 50 milioni di euro per l’area umbra e marchigiana interessata dalla crisi Merloni. Tale somma sarà destinata per sostenere la deindustrializzazione e riconversione dell’azienda, per sostenere pacchetti di riconversione riguardanti l’indotto e per consentire l’acquisto di Asset dell’Antonio Merloni”. L’assessore regionale marchigiano al lavoro Badiani ha dichiarato che “l’accordo di programma vedrà la firma il 17 dicembre”. Ma oltre alle cifre e alle date, mi preme sottolineare due aspetti che ritengo importanti. Innanzitutto la grande partecipazione dei lavoratori all’assemblea cittadina, con una sala mensa gremitissima. Numerosi sono stati gli interventi degli stessi dipendenti della Merloni e le proposte avanzate, volte a garantire un futuro non solo per questa impresa ma per tutto il territorio umbro e marchigiano coinvolto. Devo invece segnalare con rammarico che troppo spesso, sul versante umbro, i lavoratori mancano agli appuntamenti che li riguardano. Per cui l’invito che mi sento di rivolgere è di una maggiore partecipazione e mobilitazione, anche perché la maggioranza dei presenti ha riconosciuto che le azioni intraprese dai lavoratori e dal sindacato hanno contribuito a riaprire una partita che sembrava chiusa definitivamente. Due le iniziative maggiormente ricordate e citate: la salita sul “Campanaccio” di Nocera Umbra e l’occupazione e il presidio degli uffici fabrianesi della Merloni. In secondo luogo, è stata ribadita la volontà di affrontare e superare la situazione di crisi in termini di unità comprensoriale e interregionale. Occorre una politica comune avente una visione lungimirante e che consenta una effettiva ristrutturazione e riconversione delle attività produttive. Questo al fine di tutelare l’occupazione e di evitare eccessive tensioni sociali, perché è vero che siamo in regime “Marzano”, quindi molti, ma non tutti, usufruiscono degli ammortizzatori sociali, ma alla fine dei giochi saranno cancellati posti di lavoro!!! Quando accadrà, bisogna trovarsi pronti, perché i lavoratori non vogliono essere “mantenuti” ma lavorare». Condividi