Una busta contenente un messaggio di nove righe a firma ''Brigate Rosse'' e 2 proiettili calibro 9 è stata recapitata oggi alla redazione centrale del Corriere dell'Umbria di Perugia. La scoperta è stata fatta stamani dal direttore Anna Mossuto all'apertura della corrispondenza del giorno. Nel testo - riferisce il quotidiano - sono contenuti un ''avvertimento'' a un sindaco di centrodestra di una città umbra e alla sua famiglia e minacce all' Arma dei carabinieri. Vengono inoltre annunciati ''eventi terroristici che stanno per accadere a Perugia e dintorni''.
Il messaggio è stampato su un foglio di carta bianca con una stampante ad aghi di vecchia generazione e nella parte alta campeggia il caratteristico logo delle Brigate Rosse con la stella a cinque punte. Sulla busta è presente il timbro del centro di smistamento postale di Firenze (cui fa riferimento anche la corrispondenza inviata dalla provincia di Perugia) e sono indicati il mittente ''Rinascita Brigate Rosse'' e la sigla ''Coop-Fai''. Quest'ultima è già nota in Umbria per precedenti minacce inviate alla presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti. Sul fatto sta ora indagando la Digos della questura di Perugia. I proiettili, perfettamente integri, sono di una pistola semiautomatica.
Il 16 novembre scorso un altro proiettile simile era stato recapitato al direttore del Corriere dell'Umbria all'interno di una busta, con un messaggio di minacce al futuro vincitore delle elezioni regionali del 2010 e un tagliando del sondaggio tra i lettori promosso dal quotidiano umbro in vista del rinnovo della presidenza regionale. Anche se il primo messaggio non portava riferimenti specifici a gruppi eversivi organizzati sono in corso accertamenti della Digos per vedere se tra i due fatti possano esserci legami.
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