Ambiente

Piano acque, Schippa (Prc Bettona): "Bene Rifondazione: il piano è il frutto di una positiva mediazione politica"

03/12/2009 - 12:12

Il recente comunicato trasmesso in nome del Comitato per l’Ambiente di Bettona è un documento frutto soltanto di chi lo ha firmato e di poche altre persone. Certo è che il contenuto non è assolutamente condiviso da tutti quelli che fanno parte del “Comitato” e che hanno come riferimento politico Rifondazione Comunista. Va ricordato che se la discussione sul Piano delle Acque e sulle questioni ambientali di Bettona e Marsciano è stata ripresa e approfondita è grazie agli interventi questo merito va ascritto soltanto a Rifondazione Comunista e al consigliere regionale Stefano Vinti. E’ stata infatti l’azione del consigliere Vinti e l’intervento puntuale dell’assessore regionale Stufara che hanno impedito la sottoscrizione di quel famigerato “protocollo di intesa”, che tutti volevano, compreso il consigliere dei Verdi/IDV e la minoranza di destra, tra Regione, Comune di Bettona, CODEO ed altri. Pertanto occorre dare a Cesare quel che è di Cesare e, soprattutto, occorre smascherare i furbetti dell’ultimo minuto che, dopo un lungo letargo, durato ben cinque anni, pensano di presentarsi come i salvatori della Patria soltanto perché votano contro a prescindere e che non si sognano minimamente di abbandonare la maggioranza di centro-sinistra con cui governano la Regione e che gli ha affidato la presidenza di una commissione consiliare. Se si è convinti che certe scelte siano scellerate occorre essere coerenti e abbandonare la maggioranza di centro-sinistra e precisare che in futuro non se ne vuole più farne parte. Altrimenti, appare evidente, che tali posizioni hanno solo fini elettoralistici per ottenere qualche preferenza in più approfittando dei bisogni dei cittadini. Pertanto la componente di Rifondazione Comunista del Comitato per l’Ambiente di Bettona conferma la propria fiducia al consigliere regionale Stefano Vinti e all’Assessore Stufara perché hanno dimostrato di essere concretamente presenti nell’affrontare i problemi del territorio e delle persone e di far parte a pieno titolo e con autorevolezza del governo della Regione. Il Comitato per l’Ambiente di Bettona, per quanto concerne la componente di Rifondazione Comunista, ritiene che il Piano di Tutela delle Acque sia il frutto di una positiva mediazione politica ed invita il consigliere regionale Vinti e l’assessore Stufara a proseguire nella loro attività di proposta e di controllo. Questa attività è necessaria perché come si è visto c’è troppa gente che abbaia alla luna vantando meriti inesistenti e dimenticandosi di far parte e di aver fatto parte di una minoranza che anziché preoccuparsi dei problemi di tutti, compresi quindi anche quelli degli allevatori/agricoltori e delle loro famiglie, si sono preoccupati soltanto degli allevatori/industriali che come si è visto non hanno fatto una bella fine insieme a qualche ex neo-assessore berlusconiano costretto alle dimissioni subito dopo essere stato nominato. IL DIRETTIVO CIRCOLO PRC DI BETTONA Presidente Gianluca Schippa

Giovedì
03/12/09
12:44

Il Circolo di Bettona è consapevole che diatribe tra partiti del centro-sinistra non sono utili e che possono solo creare divisioni e incomprensioni. Purtoppo alle provocazioni bisogna rispondere e la speranza è che tutto questo serva almeno ricomporre un quadro politico di chiarezza e trasparenza di ruoli. In molti ci chiediamo perche i verdi/dipietristi solo oggi si scatenano in dichiarazione e comunicati mentre nulla hanno fatto quando avevano ministri all'ambiente e ai lavori pubblici? Non è accettabile criticare il centro-sinistra e contemporaneamente farne parte e, soprattutto, non è ammissibile accettare comportamenti finalizzati unicamente ad accaparrarsi qualche consenso personale. Il Circolo di Bettona confida che l'attività del consigliere Vinti e dell'assessore Stufara prosegua perchè occorre comunque seguire l'attività amministrativa degli assessorati e degli uffici della Giunta regionale che devono dare attuazione al Piano Acque, al Piano di Sviluppo Rurale e alle politiche Ambientali e del Territorio.

Giovedì
03/12/09
13:18

Mamma mia, siete proprio ridicoli voi di Rifondazione. Basta leggere i vari comunicati, gli stenografici delle sedute del Consiglio, che ricordo sono pubbliche, o guardare i video per capire come sono andate le cose. Dove eravate voi di Rifondazione martedì? Noi eravamo in Consiglio e abbiamo visto come sono andate le cose...la sceneggiata del vostro capogruppo che prima alza scudi e tono di voce per far ritornare il Piano in commissione e poi, dopo che la commissione lo peggiore e regala il territorio di Bettona agli allevatori (proprio come chiedeva il centrodestra che poi alla fine si è astenuto), ecco dopo tutto questo, il vostro capogruppo lo vota!! Forse per paura che non gli concedano il posto sul listino per essere eletto?!? Infatti lui già dieci anni fa non è stato eletto in Consiglio regionale con i voti dei cittadini, ma è stato nominato dall'amichetta Presidente come anche cinque anni fa, che se non era per lei con il cavolo che questi dieci anni sedeva bello comodo in Consiglio! Per un posto nel listino avete svenduto Bettona e la tutela delle acque, così come avete fatto nella questione Rio Fergia e come sta avvenendo nella legge elettorale. Prima di parlare informatevi, basta una ricerca su Google per capire di che pasta siete fatti! Tanto per far capire da che parte sta la gente e il comitato di Bettona vi allego in fondo a questo mio commento anche il comunicato che il Comitato popolare di Bettona ha fatto ieri sera. Forse vi farà capire quello che sta avvenendo. Ciao Mario Brozzi Bettona Dura critica al Piano di tutela delle acque del Comitato Popolare Ambiente di Bettona Tutela dell’ambiente o tutela degli allevatori? Nel corso della seduta del 1 dicembre il Consiglio regionale ha approvato con 15 voti a favore (Pd, Prc, Sinistra e libertà + Udc ), 6 astensioni (Centrodestra) ed uno contrario (Dottorini, Idv), il Piano regionale di tutela delle acque. Prima del voto finale, l'assemblea ha respinto tutti gli emendamenti presentati dal consigliere Dottorini, in materia di regime dei reflui prodotti dagli allevamenti zootecnici, tesi a rendere più severe e trasparenti alcune prescrizioni del Piano, a difesa della salute del territorio e dei cittadini. Nonostante tutti i rappresentanti delle forze politiche nei loro interventi premettessero che il bene e l’interesse primario della nostra regione fosse l’ambiente e la sua tutela, subito dopo in coro si affrettavano a ribadire che “però” le normative in materia ambientale dovevano non essere in contrasto con le esigenze delle attività economico-produttive del settore agricolo-zootecnico. Esaminando il Piano in questione, il Comitato Popolare per l’Ambiente di Bettona deve osservare come l’ordine delle priorità sia, in questo caso, del tutto invertito. Prima vengono gli interessi degli allevatori e degli agricoltori e poi (forse e per ultimi) quelli delle popolazioni residenti e del territorio. E quando si è parlato di allevatori e agricoltori nessuno ha fatto distinzioni tra quelli che, a costo di sacrifici e con duro lavoro professionale, hanno condotto le loro attività all’interno delle regole e coloro che, invece, per decenni hanno tenuto comportamenti illegali per conseguire profitti sempre più consistenti, ma a prezzo di danni gravissimi e irreversibili al territorio e alla salute degli abitanti. Noi ci riferiamo a gente senza scrupoli che ha smaltito milioni di tonnellate di liquami sui terreni e nei fiumi inquinandoli pesantemente, ha reso irrespirabile l’atmosfera di un intero territorio, ha creato danni alla salute, alla qualità della vita, al patrimonio degli abitanti che si sono visti diminuire il valore dei loro immobili e delle loro attività produttive e commerciali, penalizzate da un ambiente malsano e invivibile. La Regione, in presenza di questi gravissimi reati ambientali, avrebbe dovuto rivedere in termini più restrittivi le vigenti normative, improntate ad un permissivismo che via via ha portato a questi disastri. Sarebbe stata necessaria la previsione di maggiori controlli e sanzioni severissime in caso di contravvenzione alle regole. Al contrario, la preoccupazione dei nostri politici è stata quella di rendere meno severa la normativa agevolando di fatto gli allevatori, con il rischio concreto di “incoraggiarli” a proseguire in attività incompatibili con la tutela e lo sviluppo del territorio. Questa scelta non è stata nemmeno “bilanciata” dalla partecipazione dei Comitati dei cittadini interessati, che invano hanno richiesto di essere inseriti tra i soggetti da consultare all’atto della redazione del Piano, mentre i rappresentanti di allevatori e agricoltori sono stati non solo ascoltati ma ampiamente accontentati. Concordiamo quindi con Dottorini che il “Caso Bettona” non ha insegnato niente ai nostri amministratori. Nel nostro caso c’è voluto l’intervento dei Carabinieri del NOE e della Magistratura per incrinare una più che ventennale situazione di “distrazione” e di tolleranza da parte della politica (tutta) nei confronti della gestione del depuratore di Bettona: ciò è avvenuto sia in presenza di amministrazioni locali di sinistra che di destra. Questo trasversalismo, nonostante tutto quello che è accaduto, si è riproposto anche al momento dell’approvazione di questo Piano acque. La popolazione e l’ambiente sono rimasti i soli a non avere potenti lobbies di riferimento e difesa, esclusi ancora una volta dalla possibilità di partecipare a pieno titolo alle scelte determinanti per il loro futuro. Forse bisognerà toccare il fondo per avere la possibilità di risalire. A meno che per i cittadini di Bettona non si verifichi quello che dice Roberto “Freak” Antoni: “Si dice che una volta toccato il fondo non puoi che risalire. A me capita di cominciare a scavare”. Comitato Popolare per l’Ambiente di Bettona

Mercoledì
07/04/10
21:02

Il ragionamento che fai per sostenere il consigliere Dottorini non farebbe una piega se l'ex verde e neo dipietrista, dopo tutto quel ciarlare, fosse uscito dalla maggioranza di centro-sinistra e fosse passato all'opposizione abbandonando anche la presidenza della commissione che presiedeva in nome della maggioranza. Invece non gli è mai passato per la testa di mollare coloro che, a suo giudizio, hanno commesso disastri ambientali. Non solo non ha mollato prima i devastatori dell'ambiente ma per mantenersi la poltrona è addirittura entrato in maniera organica nella maggioranza di centro-sinistra della Marini insieme a quel Vinti tanto criticato. Forse servirebbe un po' di modestia e coerenza politica e soprattutto meno arroganza per evitare di essere poi tacciati di "leccaculismo". Saluti.

Mercoledì
07/04/10
21:12

P.S. Per quanto riguarda la collocazione nel listino tutti abbiamo visto come è andata a finire!!!! C'è andato a finire quell'errabondo di Brutti che ha così lasciato a Dottorini la possibilità di fare una campagna elettorale senza concorrenti competitivi. Quindi caro Brozzi e soci faresti bene a chiedere almeno scusa.

Giovedì
03/12/09
13:31

Mi pare che Schippa sia male informato, oppure è in mala fede! Gli ricordo che quando in consiglio si votò sul vergognoso protocollo d'intesa del comune di Bettona il consigliere Idv Dottorini votò contro e non a favore. Così come coerentemente ha votato contro un piano delle acque che dopo gli emendamenti della giunta ha allargato le maglie per gli allevatori, permettendo di continuare ad inquinare il territorio come hanno fatto negli ultimi venti anni. Al contrario Vinti ha votato un piano che ha avuto il sostegno diretto dell'Udc (a favore) e indiretto del Pdl (astensione). Ma se la destra era tutta daccordo con questo piano qualcosa vorrà pur dire, no? Su Stufara stendiamo un velo pietoso! Su questo tema non si è mai sentito e martedì non era nemmeno in aula.

Giovedì
03/12/09
17:34

Mi sembra che la presa di posizione del circolo Prc di Bettona esprima soltanto imbarazzo verso le malefatte del partito a livello regionale. Vinti lo conosciamo tutti: urla in pubblico, ma nelle segrete stanze del palazzo fa sempre accordi per garantirsi la poltrona. Io mi rifaccio alle posizioni del comitato che mi sembra chiariscano bene la situazione. E' una vergogna che dopo anni di lotta nessuno, a parte l'Idv, abbia difeso il comitato di Bettona. Alla resa dei conti state sempre dalla parte dei padroni, degli industriali. Assieme all'Udc, al Pdl, alla Destra: ma come fate a ripresentarvi a Bettona dopo questa farsa? Matteo

Venerdì
04/12/09
18:31

Non mi pare proprio che ci sia imbarazzo nel comunicato.. a me pare piuttosto che Rifondazione ha positivamente contribuito alla modifica di un documento prima irricevibile, ottenendo ( scusate se è poco ) la non obbligatorietà del conferimento dei reflui negli impianti. Non solo : Rifondazione mi pare vada facendo anche un ragionamento non solo ambientalista ( e la cosa è doverosa ), ma anche un discorso di cvreazione di una filiera del suino che, riducendo i capi ed elevando la qualità degli allevamenti, risolverebbe il problema del carico inquinante sul territorio a monte, creando al contempo ricchezza e innovazione. Dottorini, mi chiedo, cosa ha fatto ? Ha solo rincorso la lotta del Prc senza produrre nulla di concreto, senza proporre nulla.... Dottorini fa l'opposizione di sua maestà e campa da mosca cocchiera sul lavoro altrui... ancora non lo avete capito ???? Sveglia...... E CITARE IL RIO FERGIA MI PARE PROPRIO ASSURDO, DAL MOMENTO CHE SOLO RIFONDAZIONE PRESENTO' UNA MOZIONE CONTRO LA SVENDITA DELL'ACQUA IN CONSIGLIO REGIONALE, CHE VENNE BOCCIATA, MI PARE... DOVE STAVA DOTTORINI ?

Venerdì
04/12/09
21:19

Ma come cavolo si fa a prendere in considerazione Dottorini, che è passato all'Italia dei Valori solo perchè non verrà messo sul listino alle prossime elezioni regionali? Io a Bettona Dottorini non l'ho mai visto, mentre ho visto Vinti, Baldelli, Schippa e tanti esponenti di Rifondazione venire a confrontarsi civilmente, con proposte e non con chiacchiere, in pubbliche assemblee, attorno ai problemi dei reflui zootecnici e dello sviluppo sostenibile, per tradurli poi in fatti concreti. Ricordiamoci tutti che se ijn Umbria non sono stati costruiti inceneritori nell'ultimo decennio e se esiste un Piano regionale dei rifiuti che ha cancellato l'idea dell'inceneritore come unico anello ammissibile della chiusura del ciclo dei rifiuti, lo si deve a Rifondazione, non a Dottorini. Io ho sentito Rifondazione proporre tecnologie alternative di smaltimento dei rifiuti, ho visto i suoi uomini battersi contro la privatizzazione dell'acqua sul campo, ho partecipato a riunioni di Rifondazione con studiosi seri e ricercatori esperti nella tematica dei rifiuti......... Dottorini non l'ho mai sentito fare altro che dire no a tutto, agli inceneritori e al mondo intero, senza però proporre nulla... Dottorini è il Partito del no fatto persona, il Partito che alla sinistra ha fatto perdere tanti voti e consensi popolari. Vogliamo continuare, appoggiandolo, a farci male come sinistra ?

Piano acque, Schippa (Prc Bettona): "Bene Rifondazione: il piano è il frutto di una positiva mediazione politica"

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