PERUGIA – Nell'aula della Prima Commissione di Palazzo Cesaroni è ripreso il confronto sul testo del Documento annuale di programmazione 2010. Nella seduta di oggi pomeriggio, a cui ha partecipato anche l'assessore al bilancio Vincenzo Riommi, sono state avanzate alcune proposte di integrazione del documento, la cui discussione ed approvazione definitiva è prevista per la mattina di mercoledì 9 dicembre.
Tra le proposte emendative quelle di Paolo Baiardini (Pd) riguardano la previsione di un cofinanziamento mirato a sostenere dei corsi di educazione alla legalità, una esigenza emersa dai lavori della Commissione sulle infiltrazioni criminali in Umbria di cui il consigliere è presidente. Luigi Masci (Pd) ha sostenuto la necessità di prevedere un adeguato riconoscimento per le manifestazioni storiche dell'Umbria, mentre Andrea Lignani Marchesani (Cdl per l'Umbria – Pdl) ha chiesto che nel Dap 2010 vengano inserite delle agevolazioni in termini di riduzioni selettive dell'Irap per le imprese che investono, fanno innovazione, mantengono i livelli occupazionali e producono per l'export.
Infine il presidente della Commissione, Oliviero Dottorini, ha presentato una serie di integrazioni al Dap a nome del gruppo dell'Italia dei valori. Queste riguardano il sostegno all'agricoltura biologica, al marchio del mobile in stile, al commercio equo e solidale, all'autocostruzione e autorecupero degli immobili, all'editoria e all'informazione locale; l'introduzione degli acquisti pubblici ecologici e il potenziamento del sito internet regionale dedicato al turismo.
Rinviando alla prossima seduta della I Commissione le valutazioni sulla possibilità di recepire queste proposte di modifiche, l'assessore Riommi ha però escluso l'ipotesi di una riduzione, sebbene selettiva, delle aliquote Irap per le imprese, spiegando che “dall'Irap la Regione reperisce i fondi per coprire il 22 per cento della spesa sanitaria e una sua riduzione comporterebbe un vantaggio di poche centinaia di euro per 80 mila piccole imprese ma un aggravio dei conti regionali di circa 42 milioni di euro.
Inoltre l'Irap è un imposta differenziata per categorie merceologiche, sarebbe quindi impossibile ridurla alle imprese che fanno innovazione, in quanto questo riconoscimento potrebbe spettare a diversi tipi di aziende riconducibili a categorie differenti. Le imprese umbre – ha concluso Riommi – hanno realmente bisogno di servizi efficienti e di un agevole accesso al credito”.
Thursday
03/12/09
14:15