PERUGIA - “Un lavoro utile e importante, ai legislatori e anche i cittadini, per gli interessanti spunti di riflessione su un passaggio delicato per la nostra Assemblea legislativa quale è quello rappresentato dall’elaborazione di una nuova legge elettorale. Una legge che sia coerente con lo Statuto approvato nel 2005 e frutto di larga condivisione, come è giusto che sia per una normativa che attiene all’organizzazione del sistema politico, ma che ridisegna anche il rapporto tra società regionale e istituzione”.
Il presidente del Consiglio regionale Fabrizio Bracco così si è espresso in occasione della presentazione del volume “Le leggi elettorali regionali-problematiche ed approfondimenti” (Editoriale scientifica-Napoli) che si è tenuta stamani a Palazzo Cesaroni. Il saggio raccoglie gli interventi svolti nel corso di un seminario svoltosi nello scorso mese di febbraio dalla Commissione speciale per le riforme statutarie, presieduta da Ada Girolamini, e propedeutico all’esame da parte dell’organismo consiliare delle proposte di una nuova normativa riguardante il sistema elettorale regionale.
All’iniziativa erano presenti oltre al presidente Bracco e alla presidente Girolamini, il vicepresidente della Commissione Statuto, Massimo Mantovani, la curatrice scientifica del volume Margherita Raveraira, dell’Università degli Studi di Perugia e il consigliere regionale Enrico Melasecche.
Il volume raccoglie i contributi di alcuni tra i massimi esperti del settore: Marcello Cecchetti (Università di Sassari) che ha approfondito il rapporto tra gli Statuti e le leggi elettorali delle Regioni nell’ambito della giurisprudenza costituzionale, esaminando vincoli e opportunità. Dei principi fondamentali in materia e dei vincoli per le Regioni ha parlato Margherita Raveraira, mentre Nicola Lupo (Luiss-Roma) ha trattato la delicata questione relativa al “groviglio inestricabile?” costituito dalle norme relative a incandidabilità, ineleggibilità e incompatibilità. Il tema del confronto tra la prassi e i modelli normativi è stato scelto da Giovanni Tarli Barbieri (Università di Firenze), e della cosiddetta materia di contorno alla legge elettorale ha scritto Pietro Milazzo (Università di Pisa).
Il compito di trarre le conclusioni del confronto è stato svolto da Massimo Luciani (Università La Sapienza di Roma) che tra le altre cose sottolinea “la delicatezza del compito del legislatore, che deve saper interpretare la contingenza storica e adattare le regole elettorali ai ‘bisogni di sistema’”.
La presidente Girolamini ha ricordato che l’iniziativa del seminario oggetto del volume era compresa nel programma di lavoro della Commissione Statuto che all’inizio del 2009 si accingeva ad affrontare il confronto sulla nuova legge elettorale regionale. E nella fase di avvio di questo atto, che ancora sta impegnando la Commissione, “si è scelto – ha sottolineato Girolamini – di fare il punto mettendo a confronto un pool di esperti al massimo livello. Quello che oggi è il frutto del lavoro di quel seminario, cui hanno partecipato istituzioni, soggetti politici e sociali, ha costituito un’occasione di studio e riflessione di cui noi legislatori, abbiamo tenuto conto nel dibattito in Commissione”.
Girolamini ha colto l’occasione della presentazione del volume per fare il punto sui lavori della Commissione Statuto: “Per quanto riguarda la legge elettorale siamo ormai alle battute conclusive, è terminata la lettura dell’articolato e prevediamo che la Commissione potrà licenziarlo entro il 16 dicembre per arrivare alla discussione in Consiglio nella seduta del 21 dicembre”. Nel volume, come ha spiegato la curatrice Raveraira, sono riportati i contributi del seminario, con ulteriori app rofondimenti e riflessioni e costituisce un elemento di novità nel panorama editoriale in materia, in quanto raccoglie in una miscellanea ragionata tutte le problematiche applicative successiva all’attuazione della riforma del titolo V e ai nuovi Statuti regionali. Offre quindi degli spunti utili, sempre secondo la curatrice, “per favorire scelte politiche appropriate da parte dei legislatori regionali”.
Il vicepresidente Mantovani ha sottolineato la validità del lavoro, frutto di un seminario svolto in un periodo non sereno da un punto di vista politico, a causa dell’imminenza delle elezioni e con posizioni che allora erano ancora “distanti e nell’incertezza assoluta sulla possibilità di arrivare all’approvazione di una legge”. E sulla fase attuale del confronto in mate ria di legge elettorale regionale ha dato atto delle “significative convergenze” tra le varie forze politiche che possono preludere ad una “approvazione unanime”. Secondo Mantovani, infine, una garanzia di efficace rappresentatività è costituita dalla preferenza plurima.
Più cauto il consigliere Melasecche sulla possibilità di un’approvazione unanime del testo di legge in discussione che a suo giudizio necessita di ulteriori approfondimenti.
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