di Nicola Bossi
"Ridate la vita ad Amanda": con queste parole l'avvocato Luciano Ghirga, legale della ragazza americana, ha terminato la sua arringa difensiva rivolgendosi direttamente alla Corte da Assise. "Non ve lo chiedono gli avvocati - ha spiegato Ghirga - ma i genitori di Amanda che sono stati definiti ingiustamente un clan, quando in realtà con rispetto verso la Corte e compromettendo risorse economiche, hanno sostenuto la loro figlia di 22 anni". Alla Corte il legale Ghirga si è appellato in maniera particolare tirando in ballo le tradizioni di Perugia: "Questa Corte è in grado per capacità e per competenza di produrre una decisione in linea con la storia giuridica e sociale di Perugia che è all'insegna della civiltà, della lucidità e del cuore". Il passaggio su Perugia è una sorta anche di richiesta di innocenza per la città che è stata messa sotto i riflettori esaltandone il lato oscuro.
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