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di Marco Casavecchia Tremula, fioca, precaria, la luce di un lumino, preda di un bizzoso refolo di vento, che prima sembra spegnerla, poi ravvivarla, si attenua e si rianima, fin quando, un soffio più forte degli altri la spegnerà probabilmente, del tutto. Immagine retorica, direte voi, un po’ triste, un po’ ungarettiana, nel ricordarci come stanno d’autunno, le foglie, sugli alberi, ma rappresenta bene, secondo noi, le residue possibilità del Grifo di raggiungere i play off. Per carità, nulla da imputare a mister Zaffaroni, che qualche novità sul piano del gioco sembra averle portate, e non è certo sua la colpa dell’attuale situazione in cui versa il Perugia. Lui fa quello che può, con il materiale che ha a disposizione, se poi, i difensori commettono errori macroscopici e gli attaccanti sbagliano la mira, c’è poco da fare. Comunque sia, seppure sul piano del gioco le cose sembrano un poco migliorate, i risultati non cambiano granché; con le dirette avversarie solo un punto, pur giocando alla pari, in qualche occasione. La cosa che deve preoccupare di più, tuttavia, secondo noi, non è la posizione in classifica o i quattro punti di distanza dai play off, ma la situazione economica nella quale sembrerebbe versare (o, forse, versa) la società (che non si sa di chi sia). Pochi soldi in cassa, una gestione a rischio visto il debito pregresso, difficoltà per riguarda versamenti ed emolumenti vari, sempre sul filo dell’ultimo giorno di scadenza, e la prospettiva che il mercato di riparazione, ammesso che possa servire a qualcosa, ci veda spettatori passivi. In più, la solitudine in cui sembra trovarsi il presidente (Voluta? Cercata?). Non cerca aiuto lui, attraverso l’ingresso di qualche socio danaroso? Oppure, c’è chi sta alla finestra in attesa degli eventi, per intervenire a cose fatte? Se non ha più risorse da investire nel Perugia, non sarà il caso di passare la mano o di cercare aiuto? Con quali garanzie si pensa di ottenere dall’Amministrazione comunale, il benestare per l’affare Curi? Con una società che si presenta con un capitale sociale di poche migliaia di euro? La città pretende e attende che sia fatta chiarezza su tutta la vicenda e che si dichiarino apertamente quali sono le reali prospettive del Perugia Calcio, nell’immediato e nel prossimo futuro. Pazienti, sì, comprensivi, pure, nei confronti di chi ci ha provato lo scorso anno, rimettendoci diversi milioni di euro, ma a tutto c’è un limite, anzi, come affermava il Grande Totò: “Ohibò! Ogni limite ha la sua pazienza!” Buon Grifo a tutti. Condividi