di
Simone Cennamo e
Riccardo Fidenzi
Sabato scorso si è svolto il dibattito organizzato dalla Curva Est e dal Centro Coordinamento Ternana Clubs inerente alla tanto discussa Tessera del tifoso. L'incontro ha visto una bella partecipazione di pubblico,composto da tanti tifosi e da qualche membro delle istituzioni, tra cui L'assessore allo sport del comune di Terni, il presidente del CONI provinciale, l'assessore regionale alle politiche sociali, il segretario del PRC e qualche consigliere comunale tra i quali un rappresentate dell'opposizione (forse ci si aspettava un maggiore coinvolgimento al dibattito).
Tale "manifestazione" è stata volutamente organizzata "in disparte" dalle altre fatte su scala nazionale,in quanto la Curva ternana ha ritenuto inopportuno sfilare al fianco di quei gruppi Ultras che, con alcuni dei loro comportamenti (uso di lame, razzismo, neofascismo, lucro e speculazione) hanno intaccato certi valori propri del tifo organizzato, contribuendo alla "deriva" del movimento.
La discussione è stata "condotta",oltrechè dai tifosi intervenuti con numerose domande e considerazioni, dai 3 relatori presenti: gli avvocati Lorenzo Cantucci e Giovanni Adami, e la psicologa Valentina Cecchi, la cui tesi di laurea con oggetto proprio le tifoserie organizzate è stata tradotta ed "esportata" in vari paesi europei. I relatori,espertissimi in questo campo (seguono difatti tali vicende da anni), hanno esaurientemente ed ottimamente illustrato tutti i vari aspetti,conosciuti o meno,di questo provvedimento fortemente voluto dal ministro degli interni Maroni.
Attraverso le considerazioni e gli interrogativi posti agli ospiti, è stata messa in luce la vera natura del progetto Tessera del tifoso:uno strumento assai discutibile che in molti punti esce completamente dalla sfera della costituzionalità, ledendo fortemente la libertà dei soggetti interessati e profilandosi come l'ennesima speculazione economica a danno non solo dei tifosi, ma dei cittadini.
Dopo una premessa da parte di un esponente della tifoseria rossoverde,dalla quale è emersa la necessità di fare una forte campagna di informazione,si è passati alla trafila delle domande. Per semplicità e completezza, preferiamo esporne buona parte per cosi evitare di omettere,con la sintesi, parti importanti della questione.
CHE COS'E' LA TESSERA DEL TIFOSO?
"La tessera del tifoso è uno strumento con cui il governo intenderebbe "fidelizzare" i tifosi, offrendo loro sconti, prelazioni, gadgets e garantendo inoltre la sicurezza negli impianti sportivi. Con la tessera scomparirebbe (quasi magicamente), a detta degli ideatori, ogni partita a rischio:possedendo tale strumento infatti sarà possibile accedere ad ogni gara. Il provvedimento è la punta dell'iceberg successiva alla morte dell Ispettore Raciti e viene presentato con una falsa informazione in un momento dove dati alla mano gli incidenti legati ai supporters sono in netto calo. La verità è che dietro questo provvedimento si nasconde un chiaro disegno di speculazione economica: la tessera è in realtà una carta di debito ricaricabile (simile alla postepay), con la quali si potranno ottenere sconti negli Autogrill, treni, abbigliamento delle squadre ecc.. Ovviamente ogni transazione prevede una commissione che verrà dunque spartita tra società, banche e così via. Probabilmente sarà di convenienza sopratutto per le tifoserie più grandi che hanno una minore fidelizzazione ed un maggior numero di tifosi "saltuari" disposti nelle loro apparizioni ad acquistare magliee gadget. E' una sorta di turbo capitalismo applicato alla serie A,che infatti si è da poco distaccata dalle altre leghe".
QUALI SONO I PUNTI DEBOLI PIU' EVIDENTI?
Possiamo in prima battuta dire che la tessera ha 2 grandi limiti: uno di tipo giuridico e l'altro di tipo socio-economico. E' singolare il ruolo dell'Osservatorio, il quale ad oggi toglie la libertà di accedere a determinati incontri e di seguito,con la sottoscrizione della tessera riconsegna tale libertà. Questo ente si è negli anni trasformato e dal valutare le partite a rischio si è travestito da giudice delle tifoserie, ruolo che per legge non è di sua competenza.
UN TIFOSO DI UNA DETERMINATA SQUADRA POTREBBE CON LA TESSERA RECARSI NEL SETTORE OSPITI DURANTE UNA PARTITA DI UNA SQUADRA NON "SUA"?
Questa questione è irrisolta, in quanto Maroni non ha dato risposta. Tuttavia potrei entrare in un settore diverso da quello riservato per gli ospiti, mettendo cosi teoricamente in discussione l'aspetto sicurezza tanto decantato.
QUANTO COSTERA'?
Anche qui non c'è risposta, in realtà manca un quadro completo e nel prospetto diramato dal governo ,surreale ma vero,non si comprendono bene molti degli aspetti che la ruguardano.
CHE COS'E' L'ARTICOLO 9?
L'articolo 9 è quel punto in cui si fa divieto. a chiunque sia stato destinatario di DASPO o reati da stadio, di ottenere tagliandi per le manifestazioni sportive. Con l'arrivo della tessera e con l'attuale legge in vigore non potrebbe ricevere la tessera nemmeno chi avesse prodimenti in corso,facendo così cadere la presunzione di innocenza che ogni cittadino non ancora condannato dovrebbe avere. Inoltre l'incongruenza e l'ingiustizia più grande sarebbe costituita dal fatto che chiunque avesse ricevuto una diffida nell'arco della sua vita, sarebbe interdetto dagli stadi per sempre; dunque, il principio di reinserimento nella società previsto dalla legge italiana non verrebbe applicato per gli ultras. I paradossi sono tanti, solo per fare un esempio, un ex ultras diffidato non potrebbe in un futuro portare il proprio figlio allo stadio.
QUALI SONO GLI ASPETTI CHE LEDONO ANCHE I "NON ULTRAS"?
Anche questi aspetti sono numerosi e notevoli. Ad esempio l'obbligatorietà imposta impedirebbe magari di decidere se assistere all'incontro poco prima del suo inizio, oppure ancora di portare con se una persona arrivata da fuori in quanto occorre fare una preventiva richiesta alla società. Stesso discorso vale per chi magari lavora all'estero e per tante altre situazioni. Tale situazione è unica nel panorama europeo. Negli altri Stati,esistono le membership card che vengono rilasciate all'istante e che offrono sconti e privilegi veri,premiando la fedeltà del tifoso, ma non sfiorando nemmeno lontanamente la sfera legale e penale.
LEDE LA PRIVACY?
La tessera tocca anche questo aspetto. Le società infatti sarebbero in grado di "tracciare" ogni spostamento, potendo risalire a tutti i movimenti fatti grazie all'uso della tessera negli Autogrill in cui ho sostato, ai treni presi e così via. Se ad esempio succedesse qualche fatto in cui io non sono implicato,sarebbe semplice dimostrare la propria estraneità ai fatti? Inoltre è da sottolineare che un soggetto dovrebbe avere la libertà di decidere se beneficiare di sconti ed agevolazioni varie, cosa che in Italia verrebbe meno a causa dell'imposizione.
LA TESSERA RIPORTERA' LE FAMIGLIE NEGLI STADI?
Questa è la più grande bugia dietro cui si maschera la tessera. Il problema è che i biglietti sono troppo cari e per portare le proprie famiglie negli stadi servirebbero cifre sconsiderate. Inoltre queste norme allontanano i giovani dagli stadi che, costretti ad essere senza colore e senza quell'aria di festa che li dovrebbe caratterizzare, inevitabilmente si svuotano facendo invece aumentare gli abbonamenti delle TV a pagamento. Inoltre è fatto divieto di cambiare posto causando quindi inevitabilmente l'impossibilità di sedere accanto ai propri amici e famigliari in quanto si rischierebbero addirittura multe e diffide
COME SI STANNO COMPORTANDO GLI ENTI PREPOSTI ALLA SICUREZZA NEGLI STADI?
Si è cristallizzata la situazione di emergenza, istituzionalizzando tale situazione di "emergenza" e spingendo, attraverso vari provvedimenti come i continui divieti riguardanti partite ritenute a rischio, i tifosi a sottoscrivere la tessera in quanto pressati psicologicamente dalla continua impossibilità di seguire la propria squadra.
SI POTRA ABROGARE IN FUTURO?
Siamo prossimi all'abrogazione dell'articolo 9. In futuro le battaglie saranno a favore dell'abolizione dell'arresto entro 48 ore per i tifosi (cosa che nemmeno per i ladri succede) e contro la facoltà del questore di poter diffidare subito un soggetto prima del processo in cui addirittura potrebbe combinare un'altra diffida per lo stesso reato.
All'inizio la situazione era quasi disperata in quanto, quando una parte sociale è debole, diviene l'agnello sacrificale. Viene creato un pretesto e poi viene fatta una legge speciale a colpi di maggioranza. Ciò avviene quando la parte lesa non ha rappresentanza. Pur essendoci alcuni movimenti politici più sensibili a tali questioni,è comunque difficile trovare chi si faccia carico completamente delle istanze degli ultras in quanto, senza nascondersi, hanno dei codici di comportamento che a volte li spingono a compiere azioni non proprio legali. Tuttavia dopo una forte campagna di informazione, si è trovata una parte trasversale di sostenitori in parlamento (anche se non si è in tempo di elezioni!) che dopo 18 conferenze ha depositato nelle camere 3 proposte di legge per abrogare la tessera. Intanto il primo passo è abolire l'articolo 9, poi occorre continuare con l'informazione e se necessario non fare la tessera, in quanto totalmente inutile.
Alle voci riguardanti una futura riammissione di tamburi megafoni e striscioni, è emerso che tale proposta è solo stata presentata, ma è priva di alcuna ufficialità. Di sicuro non deve profilarsi come un baratto, ma come il riacquisto di una libertà sacrosanta:quella di espressione.
Il dibattito si è concluso con la visione del documentario "amici scomparsi. Gli ultimi della classe" , terminato con un lungo applauso per ricordare i tifosi che non ci sono più come Manga, di cui oggi ricorre il secondo anniversario dalla scomparsa, CIAO MANGA!
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