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di Angelo Morbidoni, segretario provinciale Prc Terni Le parole rischiano di risuonare come vuota retorica di fronte all'ennesimo incidente mortale che si verifica in Italia, in Umbria, a Terni. E che nessuno si azzardi ancora a definirle “morti bianche”, come se la fatalità sia l'elemento scatenante della perdita della vita di oltre tre italiani al giorno mentre lavorano. Il Partito della Rifondazione Comunista di Terni, da sempre impegnato nel denunciare come le trasformazioni dell'apparato produttivo del Paese, tutto incentrato sull'incremento dei ritmi di lavoro e sulla precarietà, che determina tanto minore formazione che un abbassamento delle misure di sicurezza, nell'esprimere il più profondo cordoglio ai familiari del giovane operaio morto mentre stava lavorando presso la Thyssen Krupp Ast, ritiene che la misura sia ormai colma. Occorre una reazione univoca, ferma ed inequivocabile dell'intera comunità. Chiediamo a tutte le articolazioni della città, dalle organizzazioni sindacali, alle imprese, alle associazioni datoriali, alle pubbliche istituzioni, di fermarsi ed esprimere tutto il loro sdegno. Proponiamo che venga convocato uno sciopero cittadino per dire basta ! Basta con gli omicidi sul lavoro. Basta con ritmi lavorativi esasperati che rendono più probabili gli incidenti sul lavoro. Basta con un governo che attenua le sanzioni per coloro che non rispettano gli standard di sicurezza. Basta con questo stillicidio di vite umane, di giovani lavoratori che lasceranno soli figli, mogli e familiari perché nel 2009 si muore ancora di lavoro nei nostri territori. Chiediamo a tutta la città di dire basta. Chiediamo a tutta la città di unirsi, come quattro anni fa nella vertenza magnetico, in un'indignazione e in una protesta che si trasformi in iniziativa politica concreta. Chiediamo a tutti di lavorare nelle prossime ore per un grande sciopero generale cittadino che, attraverso l'unità delle diverse articolazioni, possa fermare questa strage. Condividi