L’eredità umana e sportiva di Renato Curi, di cui una città commossa ha ricordato poco tempo fa la scomparsa in quel maledetto Perugia-Juve di trent’anni fa, e la passione sconfinata di uno dei tifosi più amati (Andrea Vinti, lo “Skrondo”), morto poche settimane orsono, si trova in un’elegante palazzina romana.
In via Lima 35, infatti, c’è un signorile stabile stretto fra le bellezze di Villa Ada e Villa Borghese. Lì c’è, o meglio, ci dovrebbe essere, la sede della Ge.Se. Gestioni e Servizi di Ezio Barbieri, ossia il socio unico e quindi il proprietario del Perugia Calcio Spa. Il bombardamento di chiamate fatto da Umbrialeft a tutte le utenze rintracciabili del palazzo ha prodotto pochino. “Booh, io ‘sta Ge.Se. – dice l’impiegato di uno dei tanti uffici che si trovano nella palazzina – nun l’ho mmai sentita”. Ma c’è un campanello nell’androne, qualcuno a cui rivolgersi? “Sinceramente – risponde affabile la segretaria di uno dei tre studi di commercialisti di via Lima 35 – non l’ho mai sentita. Magari però ha la sede in uno degli altri studi, però non saprei”.
Ma che storia ha la Ge.Se di Barbieri? Fino al 15 luglio 2009 si chiamava Istituto Enrico Fermi Ancona Srl ed aveva come oggetto sociale “lo studio e l’attuazione di programmi e corsi scolastici per un proficuo apprendistato e per la specializzazione dei giovani”, nonché “l’organizzazione e la gestione di scuole di ogni ordine e grado”. Insomma, il ramo di Ancona del ben più noto istituto Enrico Fermi di Perugia. Dal 15 luglio il core business della Ge.Se. diventa la compravendita immobiliare. Sempre dal 15 luglio, la Ge.Se. trasferisce la sua sede legale dalla ridente collina di Lacugnano (San Sisto, Perugia) a via Lima 35, Roma.
Nella visura camerale che riguarda la Ge.Se. non sono presenti i dati sintetici di bilancio. Ovvero, vicino alle voci “Addetti”, “Valore della produzione”, “Fatturato” e “Ricavi” c’è scritto solamente n.d. Per capire che cosa era la Ge.Se. appena prima che cambiasse nome bisogna buttare un occhio al bilancio 2008 della Enrico Fermi Ancona Srl e al verbale d’assemblea con cui la suddetta assemblea lo approva il 30 maggio 2009. Come si scrive nella nota integrativa al bilancio, la società è sostanzialmente “inattiva” e registra una perdita d’esercizio di 781 euro nel 2008 e di 619 nel 2007. Anche qui, come per la Ge.Se., il capitale sociale è di 10mila euro ed è diviso a metà tra Fabrizio Fornari e Lanfranco Fornari, mentre il consiglio di amministrazione è formato da Anna Maria Crespi (che in quel giorno presiede l’assemblea) e da Lanfranco Fornari.
Di lì a un mese e mezzo, come detto, la società cambia nome, oggetto sociale, sede legale e proprietario. Che diventa quell’Ezio Barbieri che dopo pochi giorni, sottoscrivendo per intero il capitale sociale del Perugia Calcio Spa (120mila euro), ne diventa il socio unico e quindi il proprietario. Un proprietario con la passione per l’apnea subacquea, essendo infatti un istruttore federale di questa disciplina.
Il sito dei sub umbri lo definisce “uomo di poche parole, ma di grande capacità acquatica ed esperienza (trentennale). Barbieri – si dice ancora - è brevettato FIPSAS fin degli anni 80, la sua spiccata passione per l'apnea lo ha portato a raggiungere i massimi livelli in questo settore tanto che è uno dei pochi in Umbria ad essere qualificato per fare corsi d'apnea di ogni grado. La sua passione per l'apnea lo ha spesso portato a girare l'Italia per incontrare i protagonisti della subacquea, alla ricerca di un suo personale percorso di apprendimento di questa affascinante disciplina”.
Barbieri, 57 anni, oltre ad essere un provetto sub ha fatto molte cose nella vita. Dopo un diploma di operatore turistico e uno di assistente di comunità conseguito presso l’Istituto di Stato per i servizi sociali, dal ’73 al’91 il Nostro lavora come cassiere presso la Banca Nazionale del Lavoro e dal ’91 al ’94, sempre come cassiere, presso l’Agenzia cambi Genefin. Poi arriva l’attività nel settore dell’intermediazione finanziaria (iscritto all’albo degli intermediari Consob l’8 agosto 2000 con la delibera 12429): per la precisione dal ’94 al ’97 per la Banca Mediolanum e dal ’99 al 2001 per la Nascent Sim. Dal 2003 al 2007 invece lavora come operatore socio assistenziale presso la cooperativa Asad. Barbieri poi risulta essere iscritto al centro per l’impiego di Perugia, mentre con la Provincia di Perugia ha ottenuto un contratto a progetto dall’agosto 2008 all’aprile 2009.
Alla luce dei fatti qualcuno può spiegare alla città come nel giro di un paio di mesi il signor Barbieri ha messo insieme 10mila euro per sottoscrivere il capitale sociale della Ge.Se. e i 120mila necessari a diventare il proprietario del Perugia Calcio Spa? O sono solo le solite strumentalizzazioni di quelle malelingue dei giornalisti che non vogliono bene al Perugia?
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