Apprendiamo che, nella seduta di ieri, l’assemblea congiunta dell’ATI 1 e 2 ha approvato le modifiche al regolamento del servizio idrico integrato senza l’abolizione del deposito cauzionale.
Certo, non sottovalutiamo i miglioramenti apportati al testo, come ad esempio l’esenzione dal versamento del deposito per chi ha pagato regolarmente le bollette nell’ultimo biennio o l’abbattimento del 78% dell’ammontare del versamento per gli utenti economicamente svantaggiati in base all’indicatore Isee. Questi risultati sono stati possibili soprattutto grazie alle battaglie che ha condotto Rifondazione comunista, dentro e fuori i consigli comunali. Nello stesso tempo riteniamo insufficienti ed insoddisfacenti le modifiche votate sul deposito cauzionale. Crediamo che i Sindaci, con l’eccezione del Sindaco di Gubbio Orfeo Goracci che, non votando l’atto non solo ha rispettato il mandato del proprio Consiglio comunale, ma ha nuovamente rimesso a tema la ripubblicizzazione dell’acqua, abbiano perso un’occasione importante, non abolendo completamente il deposito cauzionale come misura privatistica della gestione del servizio, per far venire dai nostri territori un segnale forte ed alternativo alle politiche privatizzatrici e liberiste di Berlusconi e compagnia sull’acqua. Sarà cura dei nostri eletti verificare la coerenza fra gli atti votati sulla vicenda deposito cauzionale dai Consigli comunali con il comportamento tenuto dai sindaci rispetto al voto nell’assemblea congiunta.
Perché questo ultimo elemento, insieme al primato dei tecnocrati sulla politica sancito con il voto di ieri, è uno dei problemi attuali della rappresentanza democratica e quando diciamo “ripubblicizzazione dell’acqua” intendiamo dire proprio che occorre far tornare ai consigli comunali il controllo, l’indirizzo e la gestione del bene comune acqua.
Nell’interesse esclusivo dei cittadini e della collettività.
Le nostre lotte in difesa dell’acqua pubblica continuano e già abbiamo mobilitato i nostri eletti negli enti locali non solo per proporre, attraverso ordini del giorno, modifiche ed integrazioni agli Statuti comunali allo scopo di affermare i principi di "acqua come bene comune" e il "diritto umano all'acqua", ma anche per determinare atti di indirizzo nei confronti di Umbra acque che vietino a quest’ultima l’interruzione del servizio pubblico di erogazione dell’acqua a cittadini morosi ed indigenti.
Enrico Flamini
Segretario Provinciale Prc Perugia
Luca Baldelli
Capogruppo Prc Provincia di Perugia
Tuesday
01/12/09
20:56