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VALTOPINA – Ad essere appagato è stato soprattutto il palato, ma i quasi 25mila visitatori arrivati in quattro giorni alla Mostra Mercato del Tartufo di Valtopina hanno anche potuto esplorare le bellezze di un territorio arricchito dalla splendida Valle del Topino. La 29esima edizione della Mostra, conclusa ieri, si è confermata occasione imperdibile per conoscere il comprensorio della Valtopina, e quello oltremodo suggestivo compreso nel Parco Regionale Naturalistico del Monte Subasio, in un periodo ideale per apprezzare al meglio le usanze, le tradizioni e la ricchissima gastronomia del territorio. Le degustazioni, che numerose hanno animato la kermesse, sono state accompagnate da una ricca esposizione dei tesori della produzione agroalimentare della zona e non solo. Tartufo, naturalmente, ma anche olio, vino, presidi slow food e prodotti tipici regionali sapientemente selezionati dagli 80 espositori presenti in questa edizione, per la soddisfazione dei visitatori più esigenti. Le 20mila presenze, quelle che mediamente registra la Mostra, sono state quindi abbondantemente superate. Tante le persone, appassionati e semplici turisti, che hanno affollato nei due week end, quelli del 21-22 e del 28-29 novembre, i padiglioni e le tendostrutture allestite nell’area fieristica, come quelli molto frequentati della “Mostra Mercato” e delle “Eccellenze dell’Umbria” (dove erano presenti numerose aziende produttrici certificate Dop, Doc, Igp e Presidi Slow Food). Forte, oltre al pubblico locale e regionale, anche la presenza di visitatori extraregionali, provenienti da tutta Italia e in particolare dal Lazio e dalla Toscana. Da segnalare, inoltre, il buon indotto creato dalla manifestazione con le strutture ricettive della zona tutte esaurite. Importanti affari anche per i tanti produttori di tartufo. Si conferma ottima la stagione della raccolta nel territorio valtopinese e del Subasio, con il costo del tartufo contenuto rispetto agli anni scorsi e alla portata di tutti. Ad aiutare le vendite sono state le quotazioni ragionevoli che proprio nel periodo della Mostra hanno visto tartufi con un buon rapporto qualità-prezzo. Le quotazioni medie partivano da 800 euro al chilo rispetto ai 1.200 euro del 2008. Per quelli pregiati, come il bianco, si è arrivati anche a 2.000 euro al chilo. Valtopina, ancora una volta, è stata in grado di offrire, come le più note manifestazioni di Alba e Acqualagna, tartufi di eccellente qualità. Ed anche pezzi dalle grandi dimensioni. Il record lo ha infatti ottenuto un cavatore della zona che ha portato in Mostra un tartufo bianco del Subasio dal peso di 6 etti e mezzo. Piena soddisfazione per la riuscita dell’evento hanno espresso Giuseppe Mariucci, sindaco del Comune di Valtopina, e Giuliano Nalli, presidente della Comunità Montana dei Monti Martani, Serano e Subasio, ovvero i rappresentanti dei due enti organizzatori della Mostra, realizzata anche con il patrocinio della Regione dell'Umbria, della Provincia di Perugia, dell'Azienda Regionale di Promozione Turistica e della Camera di Commercio di Perugia. La nuova strada imboccata quest’anno dalla Mostra Mercato del Tartufo si è dimostrata vincente. In “vetrina” si è potuto trovare tutto l’agroalimentare di qualità del territorio della Comunità Montana dei Monti Martani Serano e Subasio, grazie all’impegno di promozione integrata che vede insieme l’Associazione Città del Tartufo e le Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria. L'obiettivo pertanto era quello di creare un evento che ponesse il territorio della Comunità Montana dei Monti Martani, Serano e Subasio - attualmente alla presidenza dell'Associazione Italiana Città del Tartufo con Giancarlo Picchiarelli - al centro degli itinerari del gusto. Nell’edizione 2009, infatti, attraverso il nuovo ambito territoriale della Comunità Montana, si è ampliata la gamma di prodotti di eccellenza da gustare, che ha visto il tartufo bianco e nero della zona sposarsi con l’olio extravergine ed il vino, in modo da creare un suggestivo e gustoso “matrimonio a tre”. A conferma di questa logica del fare sistema, infatti, ricordiamo che quest’anno la Mostra è stata inserita all’interno della lunga edizione di “Frantoi Aperti” (iniziata lo scorso 7 novembre l’evento dedicato all’olio nuovo e alla promozione dei suoi territori di produzione andrà avanti fino all’8 dicembre 2009). Valtopina è stata quindi in questi quattro giorni ancora la patria del tartufo, ma non solo, grazie a numerose altre iniziative come degustazioni, mostre, mercati, convegni, gare, concerti, spettacoli, visite ed escursioni. Molte sono state le partecipazioni per il trekking sulla via delle acque, un itinerario suggestivo attraverso le sponde del torrente Dell’Anna e del fiume Topino, e per la ricerca del tartufo, attraverso itinerari guidati da esperti tartufai che hanno reso partecipi curiosi e buongustai dei piccoli segreti per trovare dell'ottimo tartufo umbro. Oltre alla VII edizione della Borsa del Cane da Tartufo si è svolto anche il Concorso Nazionale di Cerca del Tartufo, gara che si è tenuta nella tartufaia coltivata della Comunità Montana e nel bosco sottostante. Durante i giorni della Mostra un servizio navetta ha collegato l’area della Mostra al nuovo frantoio “Il Tartufaro”, dove è stato possibile fare degustazioni di olio e assistere alla frangitura. Anche l’arte, in molte forme, ha avuto il suo spazio. Non sono mancati infatti concerti, anche importanti come quello de I Solisti di Perugia, e suggestivi spettacoli teatrali. Molto successo hanno riscosso quelli della Compagnia Koinè dal titolo “Le mani in pasta” e “L’olio platonico”. Quest’anno dunque, grazie alla nuova Comunità Montana, tante sono state le novità: allargamento a molti prodotti d’eccellenza dell’Umbria e alle ricchezze dei territori di provenienza, attività di intrattenimento culturali, ed infine anche l’arrivo a Valtopina di personalità di spicco come quelle che sono intervenute durante il convegno di apertura dal titolo “Valorizzare le aree rurali e i prodotti agroalimentari tipici, per un nuovo sviluppo del territorio”. La Mostra del Tartufo, infatti, ha avuto anche un importante momento di riflessione. Attraverso questo incontro, e con interventi come quelli di Domenico Bruno, responsabile Agenzia Giornalistica Italiana - Area Food, e di Fabio Taiti, direttore Censis Servizi, si è discusso delle prospettive di sviluppo per il territorio della Comunità Montana dei Monti Martani Serano e Subasio grazie alla valorizzazione dei suoi prodotti agroalimentari e delle sue aree rurali. In questo senso si è auspicato, durante l’incontro, che il tartufo, al pari delle altre preziosità umbre del vino e dell’olio, possa avere prima possibile una certificazione Dop. Se ben valorizzato, riconosciuto e garantito, il tartufo infatti può contribuire al rilancio non solo dell’economia agroalimentare, ma anche dell’immagine e quindi del turismo in Umbria. Condividi