Gruppo consiliare Rifondazione Comunista Gualdo Tadino GUALDO TADINO - Il consiglio comunale di sabato scorso è stato importante anche come prima seria verifica delle attività e delle intenzioni della Giunta Morroni. La fotografia che è emersa dalla lettura politica del documento sugli assestamenti di bilancio, al di là di tutte le macchinosità tecniche, conferma in pieno ogni nostra preoccupazione in merito al disinteresse di questa Giunta rispetto alla crisi economica e sociale della nostra città e alla conseguente assenza di ogni provvedimento volto a contrastarla sul piano locale. Tant'è che abbiamo voluto dare un segnale forte non partecipando al voto che assegnava un ulteriore ed ennesimo contributo di ben 76.000 euro all'Ente Giochi de le Porte per il "raddoppio" della Taverna di San Benedetto. Un segnale forte perchè quando le situazioni economiche e sociali cambiano, una amministrazione pubblica responsabile deve fermarsi un attimino e riflettere su quelle che sono le priorità vere per la comunità amministrata e a questa riflessione subordinare le scelte di spesa. Secondo noi le priorità per la nostra città sono quelle cui ci chiama la crisi economica e sociale: non altrettanto si dica per questa Giunta che, nonostante gli annunci a mitraglia, non ha messo, non mette e non metterà un euro contro la crisi. Questo è quanto si legge dal documento di verifica degli assestamenti di bilancio presentato sabato scorso; è questa la mancanza assoluta e l'assenza gigantesca che salta agli occhi. Non un euro in sostegno a progetti per favorire magari la creazione di nuova imprenditoria giovanile o per incentivare le imprese più innovative che meritano; non un euro in favore delle famiglie e dei lavoratori che più di tutti subiscono i pesanti effetti di questa crisi. Questa è la migliore dimostrazione delle tante chiacchere che fa questa Giunta e del suo contemporaneo deficit di concretezza. Si persevera al contrario con spese discutibili come l'assegnazione di ben 30.000 euro alle festività natalizie. Come a dire incentiviamo il consumismo e come a dire riserviamoci delle belle finestre promozionali in tutti gli eventi festosi e mondani che la città si periterà di organizzare durante le più magre abbuffate di questo fine dicembre. D'altronde le elezioni regionali sono vicine, manteniamo alta l'attenzione su di noi. Erogare piogge di contributi ha un più veloce impatto sulla città ed un più sicuro riscontro immediato in termini di consenso rispetto a qualsivoglia provvedimento coerente e concreto contro la crisi. Nessuno "scatto di reni" per la città dunque (usiamo le stesse parole di Morroni) e nessun "risveglio dal torpore in cui la città sembra essersi accovacciata" (usiamo sempre le parole di Morroni) dimostrano le scelte di bilancio compiute dalla giunta e le attività a queste collegate nei primi cinque mesi dall'apertura del mandato amministrativo. La città continua ad essere accovacciata su se stessa e sulle sue molto più fragili certezze e la sua gente continua ad essere fortemente preoccupata per il proprio futuro economico e sociale ma dalla Giunta di Morroni non arriva alcun segnale ed alcuno stimolo se non quello solito e tipico di una cultura degna del Grande Fratello: "C'è la crisi? Facciamo festa" ovvero "C'è la crisi? Consigli per gli acquisti". Condividi