TODI - I parlamentari umbri del Pd Marina Sereni e Gianpiero Bocci, hanno interrogato il Ministro per i beni e le attività culturali riguardo alla installazione di un nuovo impianto di illuminazione esterna al Tempio di Santa Maria della Consolazione di Todi.
Nel loro documento i due membri del Parlamento fanno presente che si tratta di un’opera architettonica di importanza internazionale, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo e considerata uno degli edifici simbolo dell'architettura rinascimentale il cui progetto è da attribuirsi con ogni probabilità allo stesso Bramante; il monumento era già stato oggetto di un adeguato e consono intervento di illuminazione, donato nel 1988 dal Lions Club di Todi.
Invece, sostengono Sereni e Bocci, l’intervento attualmente in corso di realizzazione è estremamente invasivo prevedendo, attraverso un altissimo numero di fori, l’installazione di numerose lampade direttamente sulla parte esterna della struttura. Un intervento che altera in maniera significativa l’armonia architettonica del Tempio in quanto i tanti punti luce posizionati a sbalzo vengono a configurarsi come dei corpi estranei rispetto alla sua attuale bellezza austera.
La questione - si dice anche nel documento - è particolarmente sentita dalla cittadinanza e l’avversione a tale progetto ha portato alla costituzione di un comitato cittadino contro un ulteriore prosecuzione dei lavori e si fa riferimento al fatto che in data 25 novembre u.s. è’ stato presentato un ordine del giorno in Consiglio Comunale, a firma dei gruppi dell’opposizione, con il quale si chiede che la “Consolazione Ente Tuderte Assistenza e Beneficienza” sospenda immediatamente i lavori in corso e che la Soprintendenza Beni Ambientali Architettonici Artistici Storici dell’Umbria ritiri la relativa autorizzazione rilasciata semplicemente su progetto di massima.
Osservando, poi, che, nell’attività di tutela e valorizzazione dei beni culturali, il Codice dei beni culturali attribuisce chiaramente un generale potere di vigilanza al ministero di competenza (articolo 18), Sereni e Bocci chiedono al Ministero interrogato se sia a conoscenza degli interventi in cordo; se non ritenga necessario un attento monitoraggio per valutare se questi violino la normativa in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali e quali urgenti iniziative di propria competenza intenda assumere affinché non sia compromessa la tutela di tale unico patrimonio.
Infine, ultimo interrogativo, "se non ricorrano le condizioni per l’immediato blocco dei lavori suddetti in quanto eccessivamente invasivi e non adatti al Tempio di Santa Maria della Consolazione"?
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