Perugia - Quattro famiglie immigrate in Italia, provenienti da Ecuador, Nigeria e Marocco, con le loro storie ed esperienze in una terra straniera, viste anche attraverso le immagini di vita quotidiana, le voci, i volti, le aspittative e le difficoltà di adolesescenti, giovanissimi e genitori: è questo il filo conduttore di “Noi siamo qui - Conversazioni con quattro famiglie immigrate”, il documentario prodotto dalla Caritas di Città di Castello con il sostegno della Regione Umbria e presentato stamani a Perugia nella Sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni. All’incontro, nel corso del quale sono state proiettate parti dei 45 minuti della pellicola, erano presenti, tra gli altri, l’autore-regista Saulo Scopa, l’assessore alla Cultura della Regione Umbria Silvano Rometti e il vicesindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta.
I figli degli immigrati, prosegue Rometti “sono distanti da una cultura (quella dei genitori) che sembra non sia loro, inevitabilmente poliglotti, con occhi proiettati verso un futuro che riflette i sogni dei loro coetanei italiani (fare il calciatore, viaggiare), con lo sguardo che diversamente dai loro padri e dalle loro madri non è rivolto all’indietro”.
“In casa sono Brahim, fuori sono Abramo ma io resto sempre me stesso” afferma il ventenne marocchino che ha vissuto gran parte della propria vita in Italia, mentre il piccolo nigeriano dimostra di aver “acquisito” anche i pregiudizi del suo nuovo Paese, quando, spiega alla madre, di non voler tornare in Africa “perché ci sono i coccodrilli e manca la luce”. L’ultima immagine è per la bambina ecuadoregna che guarda fuori dal finestrino del treno: uno sguardo intriso di nostalgia e speranza, attraverso paesaggi (s)conosciuti verso un futuro o, forse, verso un ritorno al passato.
Recent comments
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago