Partito Democratico Todi TODI - Al di là delle promesse elettoralistiche di appena due anni fa, l’amministrazione di centro-destra continua nella sua politica di aumento delle tasse e delle tariffe dei servizi pubblici senza rendere ai cittadini servizi aggiuntivi rispetto al passato. Nessun provvedimento viene preso per fronteggiare la crisi economica in atto: non vi è traccia né di interventi a favore delle fasce disagiate, né di una politica di animazione del centro storico, sempre più desolato, né di un programma di sviluppo che riguardi il commercio ed il turismo. I pochi soldi che erano stati stanziati a favore di imprese e famiglie già nell’aprile scorso sono ancora inutilizzati, nonostante i nostri ripetuti solleciti, ai quali sono seguite solo risposte stizzite degli amministratori senza alcun provvedimento. Quelle somme andranno a residuo non utilizzate e imprese e famiglie non avranno potuto contare su alcun sostegno, al di là della propaganda permanente del centrodestra. Lo stesso centrodestra che a livello nazionale, in questi giorni, ha cancellato dalla finanziaria 2010 ogni provvedimento a sostegno della famiglia e delle fasce deboli. Per tornare alla nostra città, dopo l’aumento della tassa per la nettezza urbana (+10%), le tariffe per i servizi essenziali continuano a registrare sensibili aumenti. È di poche settimane fa la decisione della Giunta Ruggiano di rivedere le tariffe per la sosta delle auto nelle zone blu. Gli aumenti sono cospicui, ben oltre il tasso di inflazione, e in alcuni casi incomprensibili. Per le aree di sosta del centro storico l’aumento è pari al 30%, per quelle più decentrate del 20%, per il parcheggio di Porta Orvietana l’aumento è del 12%, mentre gli abbonamenti aumentano del 10%. Persino i bagni pubblici diventano oggetto di una nuova tassa: 1 euro ad ingresso (francamente un po’ troppo!). La giunta, il Sindaco, gli assessori, i consiglieri delegati sono capaci di produrre solo chiacchiere di autocompiacimento, annunci senza seguito, ormai stucchevoli, secondo una logica non di servizio alla città ma di autocelebrazione e di interessi di parte. Condividi