PERUGIA - Si terrà sabato 12 dicembre, a Gubbio, l’undicesima edizione del Concorso Comunicare in Umbria e del 4° Premio nazionale “Palii, feste, leggende e tradizioni”. L’iniziativa, ideata e promossa dal Comitato regionale per le comunicazioni dell’Umbria (Corecom), può fregiarsi anche quest’anno di numerosi riconoscimenti giunti dalle massime cariche dello Stato. In un nota del presidente Luciano Moretti si esprime “vivo compiacimento” per l’onorificenza conferita al Concorso dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e per i patrocini ricevuti dei presidenti di Senato e Camera dei Deputati e del Ministero del Turismo. “L’edizione 2009 – spiega il Presidente Moretti -, dedicata al tema delle rievocazioni storiche e delle feste popolari si articolerà come sempre in due sezioni. La prima premierà la creatività e la produzione radiotelevisiva delle emittenti private locali che operano sul territorio nazionale e delle sedi regionali della Rai-redazioni TGR. La seconda sarà riservata alle emittenti umbre oltre che alla Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia, ai servizi giornalistici della sede regionale per l’Umbria della RAI – Redazione TGR, alle produzioni web realizzate dalle scuole e alle agenzie di produzione televisiva che operano nel territorio regionale”. Moretti esprime inoltre la propria “soddisfazione” per la “straordinaria” partecipazione di emittenti private provenienti da tutte le regioni italiane che, in questa edizione, si sono misurate con il tema scelto. “Il Comitato regionale umbro per le Comunicazioni – sottolinea il presidente del Corecom - ha voluto stimolare un’attenzione sempre più ampia dei media locali su quegli eventi legati alle tradizioni popolari che rappresentano un patrimonio culturale ed antropologico fondamentale per l’espressione dell’identità di ogni regione”. Il presidente del Corecom spiega che il Concorso si è ormai affermato grazie anche al forte sostegno delle istituzioni, e sta riscontrando una crescente partecipazione delle emittenti locali, così da conquistare visibilità e consenso sia in ambito regionale che nazionale. “Questo premio – dice Moretti - ha permesso all’Umbria di essere la protagonista di numerosi servizi televisivi e radiofonici andati in onda nel resto del Paese e alla manifestazione del Corecom di diventare, quindi, uno strumento di marketing e promozione territoriale a costo zero. E questo – aggiunge - grazie all’acquisizione dei diritti sulle opere inedite proposte e messe a concorso la Regione Umbria può oggi disporre di una videoteca di servizi e materiali di pregio che potranno essere messi presto a disposizione delle istituzioni e dei centri di ricerca operanti nel campo della comunicazione”. La cerimonia di premiazione del concorso 2009, si svolgerà sabato 12 dicembre, alle ore 18,00, presso la Sala Trecentesca del Palazzo Comunale di Gubbio e vedrà protagonisti gli autori e i produttori dei migliori contributi audio-video che sono stati selezionati da un’autorevole commissione di cui hanno fatto parte, tra gli altri, Mauro Roffi direttore della rivista MilleCanali e il conduttore ed autore della Rai Guido Barlozzetti. Nella stessa giornata di sabato alle ore 11,00, sempre presso la sala Trecentesca, il Corecom ha previsto anche una tavola rotonda per la presentazione di una pubblicazione sul tema dei nuovi media. Nell’occasione verrà presentato l’abstract della ricerca dal titolo “Umbria.it Analisi delle realtà e delle tendenze del’informazione regionale digitale” a cura del prof. Michele Mezza dell’Università di Perugia. Alla tavola rotonda prenderanno parte autorevoli esponenti del mondo dell’informazione e rappresentanti dell’imprenditoria umbra e nazionale. Questi i temi delle precedenti edizioni del Premio “Comunicare in Umbria”: 2006 - “Piccoli Comuni”, Finalizzato alla valorizzazione delle ricchezze dei centri storici dei comuni inferiori a 5 mila abitanti; 2007 - “Sorella acqua”, sul patrimonio delle acque interne, al loro uso consapevole e alla loro tutela; 2008 - “Il rischio non è un mestiere”, dedicato allo scottante tema delle morti bianche e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Condividi