Gianluca Graciolini Gruppo consiliare PRC Gualdo Tadino GUALDO TADINO - Non sono bastati i toni mielosi e melodrammatici del Vice Sindaco di Gualdo Tadino, Sandra Monacelli, a nascondere la realtà e l'evidenza dei fatti. A Gualdo il suo civico movimento e l'UDC insieme all'Italia dei Valori di Fausto Cambiotti, in barba a quasiasi coerenza e a qualsiasi principio, votano compatti il provvedimento leghista del Sindaco Morroni sul Reddito Minimo per gli Immigrati. Questo provvedimento, in presenza della crisi economica e sociale del nostro territorio, alimenta le tensioni xenofobe e scarica sui disgraziati gli effetti della crisi. Per tenersi buona la Lega Nord, questa giunta e questa maggioranza non guarda in faccia a niente e a nessuno. Per fortuna che la Lega non siede in Consiglio comunale, altrimenti saremmo stati spettatori di un continuo ricatto sui temi dell'immigrazione nei confronti dei diponibilissimi sostenitori della maggioranza. Si profila una vero e proprio caso Gualdo, quindi, sui temi dell'immigrazione, unica giunta di destra in Umbria a varare un simile provvedimento che pone fuori la nostra città dalla tradizione di civiltà, solidarietà, diritti della nostra regione. Se ne va con questo atto della giunta Morroni un bel pezzo di civiltà di Gualdo e si rischierà alla lunga di rompere la già difficile coesione sociale. Il provvedimento sarà peraltro largamente inefficace rispetto agli stessi obiettivi che si pongono i suoi estensori come il fallimento ad ogni livello delle politiche sull'immigrazione della destra testimoniano ampliamente e con evidenza e come oramai ogni giorno dichiara lo stesso Presidente della Camera Gianfranco Fini. Sappiamo che Morroni e i suoi, tali e quali in questo a Berlusconi e ai suoi compari, a neanche cinque mesi dall'apertura del mandato amministrativo hanno già iniziato i piagnistei e lamentano complotti e campagne di disinformazione. Invitano di conseguenza alla censura e al silenzio. Saremo attenti e vigili su questo e si rassegnino a convivere con un'opposizione determinata su tutti quegli atti che lo richiedono e su tutte le omissioni come nel caso della Merloni e della crisi. Questa maggioranza è solo legata dai fili del potere, pensa solo all'amministrazione corrente e di basso profilo, non ha messo un euro contro la crisi in sostegno alle imprese e in favore delle famiglie e dei lavoratori, prosegue solo nella politica degli annunci e degli spot come nel caso del nulla dei Protocolli di intesa con la Provincia e sul nulla delle modifiche al modello organizzativo della macchina comunale. Le uniche scelte serie, acqua e cave, vanno in direzione ostinatamente contraria alle stesse promesse da marinai della campagna elettorale. E sulla Merloni persevera nell'atteggiamento odioso e arrogante nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, spezza l'unità del territorio nella vertenza, non chiede nulla al suo governo amico di Berlusconi e dei Padani. Condividi