PERUGIA - Diffamazione a mezzo stampa nei confronti della squadra mobile perugina; per questo hanno ricevuto dalla procura perugina, un avviso di garanzia i genitori di Amanda Knox, Curt ed Edda Mellas, presenti anche oggi in aula. Una denuncia era stata presentata nei loro confronti dal personale della polizia (il sostituto commissario capo della sezione omicidi Monica Napoleoni) che aveva indagato sull'omicidio di Meredith Kercher. La polizia era stata accusata in una intervista al settimanale inglese Sunday Times del giugno 2008, di aver colpito la ragazza, per due volte, a ceffoni durante gli interrogatori del 6 novembre in Questura e di averla minacciata con un ''se chiami l'avvocato e' peggio per te'', cosa respinta da tutti i componenti della task-force investigativa gia' nel corso di una udienza del processo, quando Amanda parlo' di questo fatto. In aula oltre ai genitori di Amanda, c'erano anche il padre di Sollecito, Francesco, ed alcuni parenti. Nell'arringa difensiva l'avvocato Maori ha ripetuto piu' volte che si tratta di un processo indiziario su cui c'e' stato una forte pressione mediatica-giudiziaria. Ha criticato le affermazioni dei PM che hanno descritto Raffaele Sollecito come il ''peggiore dei ragazzi'', lui che invece e' un mite e tranquillo, educato, che non riesce a far male ad alcuno. ''La requisitoria dei PM e' una fantasiosa ricostruzione - ha aggiunto Maori - fatta anche con effetti speciali''. Un colpevole c'e' - ha ribadito - e' Rudy Guede, gia' condannato a 30 anni di reclusione. Per Lunedi' e' prevista l'arringa dell'altro difensore di Sollecito, Giulia Bongiorno; poi martedi' e mercoledi' prossimi saranno riservate alla difesa di Amanda Knox. La sentenza e' attesa per il 5 dicembre; non si esclude che sara' una lunga camera di consiglio anche in relazione alle richieste d'indennizzo delle Parti civili che solo per i genitori di Mez e dei suoi familiari, e' stata di 25 milioni di euro. Condividi