perugia calcio.jpg
di Marco Casavecchia Giorni fa, in risposta ad un mio post scritto sul “muro” dei tifosi, sul sito AC-Perugia.com, un utente mi faceva notare quanto, a suo giudizio, fossero errate alcune mie considerazioni, accompagnando il tutto con un perentorio: “Professo’, il calcio non è la matematica”, affermazione che non lasciava, evidentemente, spazio a repliche, in quanto del tutto simile ad un assioma inconfutabile. Implicitamente, per tanto, mi invitava ad occuparmi della materia a me più consona, la matematica, appunto, suggerendomi di seguire il consiglio: “Ne supra crepidam sutor iudicaret”, che tradotto più o meno fedelmente sta a significare: “Si limiti il ciabattino ad esprimere le sue opinioni a questioni di scarpe”. Goliardicamente e senza alcuna vena polemica, mi sono divertito a vedere, al contrario quanti termini o concetti fossero presenti, nel calcio, mediati dal mondo della matematica. Partiamo dalla forma del campo di gioco: un rettangolo, avente due dimensioni, lunghezza e larghezza, un perimetro di gioco, linee di fondo e laterali (i lati del nostro rettangolo), quattro angoli retti (ovvio, trattandosi di un rettangolo), un’area del portiere ed un’area di rigore, una lunetta (segmento circolare ad una base), un cerchio di centrocampo, con tanto di centro, un dischetto (del rigore), una linea mediana, una trequarti, la distanza nei calci di punizione, undici sono i giocatori di ogni squadra, una terna (arbitrale), il quarto (uomo). Passiamo al calcio giocato: i moduli, indicati con numeri: 4-3-3, 4-4-2, ecc., le diagonali (difensive), le piramidi (difensive), le linee, difensiva e dei centrocampisti, la zona, le geometrie, gli schemi, i passaggi in profondità o verticalizzazioni, i passaggi laterali, i raddoppi (moltiplicazione per due), le sovrapposizioni (più o meno isometrie), le triangolazioni, ecc. Mettiamoci anche un po’ di fisica, con le varie traiettorie del pallone, le parabole, l’effetto, lo studio dei materiali, dalle scarpe al pallone (una sfera!) e, immagino, si potrebbe continuare, lavorandoci un po’ su. Naturalmente è un gioco, in attesa di Benevento – Perugia, posticipo serale di lunedì, sperando che Martini (miglior realizzatore del Grifo di questa stagione, con quattro reti, il che è tutto dire), si ripeta spesso e volentieri. Sempre la matematica (questa volta l’algebra) ci viene in aiuto per capire qualche cosa riguardo alla situazione economico-finanziaria della società Perugia Calcio, o della società (Ge. Se. di Ezio Barbieri) che sembra ne detenga le quote azionarie. Senza essere commercialisti, né agenti della Tributaria, né tanto meno esperti di economia o di matematica finanziaria, intuiamo che quel numero, che illustra la situazione del bilancio della società ed il cui valore assoluto è molto grande, è, ahinoi, preceduto da un significativo, quanto preoccupante segno “meno”, che lo fa allontanare, quindi, dallo “zero”, che in questo caso rappresenterebbe un risultato gratificante, non trattandosi di punti conquistati, ma da un pareggio di bilancio. Ricordando a tutti che ci siamo voluti solo divertire, con un po’ di (auto)ironia e con spirito goliardico, auguriamoci, per lunedì, un “Buon Grifo”, post cenam. Condividi