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CITTA' DI CASTELLO - Dopo oltre quarant’anni di lavoro, quasi venti dei quali trascorsi come segretario generale del comune di Città di Castello, il dottor Alberto Villarini sarà in pensione dal 1 dicembre dopo aver raggiunto il massimo consentito in termini di servizio. Sindaco, assessori, rappresentanti del consiglio comunale, dirigenti e dipendenti del comune l’hanno festeggiato con un incontro “amichevole” nei giorni scorsi. Parole di vivo apprezzamento per la sua opera sono state pronunciate nell’occasione dal sindaco Fernanda Cecchini. “La competenza e la dedizione all’interesse pubblico assicurata al comune di Città di Castello da Villarini - ha affermato la Cecchini - ci ha permesso di operare con la necessaria tranquillità anche quando abbiamo dovuto affrontare problematiche complesse e spinose nella gestione amministrativa del comune. Pur non essendo di Città di Castello ma, notoriamente, di Umbertide - ha aggiunto tra il serio e lo scherzoso il sindaco - Villarini ha mostrato un amore per i destini della città che nulla ha da invidiare rispetto a quello del più tifernate dei tifernati. Di questo lo ringrazio a nome dell’amministrazione comunale e della città intera che ne ha tratto sicuro giovamento”. Augurandogli di godersi appieno il più che meritato riposo, il sindaco gli ha donato, “perché gli sia di ricordo della città nella quale e per la quale ha lavorato così a lungo”, una litografia d’autore che riproduce il paesaggio di Città di Castello con il profilo dei suoi principali monumenti ed edifici storici. Nominato segretario generale del comune di Città di Castello nel 1990, ne è stato anche direttore generale fin dalla prima istituzione di questa figura, nel 1998. In precedenza Villarini, con laurea in Scienze Bancarie a Siena ed in Economia e Commercio a Perugia, era stato segretario ad Umbertide, Bastia Umbra, Leonforte di Enna ed alla comunità montana Alto Tevere quando questo ente assorbiva anche le funzioni gestionali dell’Unità sanitaria locale. In questo frattempo è stato anche chiamato a far parte, per un periodo di quattro mesi, dello staff del commissario che ha gestito il comune di Pescara in seguito allo scioglimento coattivo degli organi di quell’ente. Condividi