PERUGIA – Finanzia maggiori spese per €3.511.402,59 la manovra di assestamento di Bilancio della Provincia di Perugia. La pratica è passata in Consiglio nel corso dell’ultima seduta, con il parere favorevole di 18 consiglieri su 27. “Nel complesso – sono state le parole dell’assessore Ornella Bellini in apertura dei lavori - è una manovra di misurata entità in rapporto al Bilancio complessivo della Provincia (che ammonta ad oltre 200 milioni), anche se con essa abbiamo dato risposte importanti a tutto l'Ente”. L’assestamento tiene conto delle seguenti voci: un avanzo di rendiconto di gestione 2008 pari a €1.928.638,99; interessi attivi su operazioni di finanza derivata di €68.036,95; rimborso da parte dello Stato di un terzo sul risparmio dei costi della politica pari a €277.401,94; rimborso da parte del Ministero di Grazia e Giustizia per il personale dell'Ente comandato presso la Procura di €145.000; risparmio dell'Ente sui costi del proprio personale per €234.425; Convenzioni Sase per €440.000, utili Apm pari a €1.080.200, che in parte (€267.899,71) vanno a finanziare maggiori spese, in parte (€812.300,29) sono da destinare al Fondo di Riserva vincolati, in sede di rendiconto, all'incremento per eventuali oneri derivanti dai contratti di finanza derivata; 150.000 euro per minori interessi sui mutui. Risorse queste che finanziano le seguenti uscite: €260.000 di manutenzione ordinaria e tecnologica dell'edilizia scolastica e degli impianti, strade e adeguamento-completamento edificio VV.FF. presso l'aeroporto di Sant'Egidio; € 200.000 di ICI e condomini di beni immobili provinciali; € 980.000 di prestazioni varie; € 72.000 come 2° rata dell'aumento di capitale sociale della Sase e per la sottoscrizione dell'intero 1% di Sviluppumbria; € 610.000 per nuove esigenze di programmazione culturale e politiche del lavoro; € 960.000 per il personale; € 145.000 per telefonia, Consorzio Sir, ecc.., € 12.000 per estensione ai tecnici dell'assicurazione per colpa lieve; € 48.000 di rimborso ai datori di lavoro degli amministratori. Si registrano inoltre maggiori entrate per investimenti, formazione e progetti comunitari per € 1.655.251. Un quadro che, secondo quanto riferito da Bellini, lascia intravedere tra le altre cose una riduzione delle spese del personale, un risparmio sugli interessi dei mutui, interessi attivi su operazioni di finanza derivata. “Coerentemente alle previsioni della Finanziaria - ha sostenuto l’assessore - rispettiamo il Patto di stabilità interno, anche se avremmo preferito che dal Governo fosse arrivato un segnale di allentamento dei vincoli. Nel suo complesso – ha concluso Bellini - è una manovra equilibrata, previdente, che comincia a recepire alcuni obiettivi di questa nuova amministrazione, che si inserisce in un bilancio sano”. Particolarmente critico nei confronti della manovra è stato il consigliere Bruno Biagiotti (Pdl) che ha fatto notare come “il 40% del valore sia assorbito dall’accantonamento a fini prudenziali legato alle operazioni di finanza derivata”. “E’ giusta la scelta dell’accantonamento – ha invece sostenuto Luca Secondi (Pd) – per iniziare a pianificare una via d’uscita dalla finanza derivata”. Analogo è stato il pensiero di Enrico Bastioli (Sinistra e Libertà) che ha sottolineato anche come i tagli governativi si siano succeduti di legislatura in legislatura. “Va proposta una riforma della finanza pubblica”, sono state le parole di Luca Baldelli (Prc) che ha posto l’accento sui vincoli del Governo che penalizzano gli enti più virtuosi. “I Bilanci degli Enti locali sono a dir poco ingessati”, gli ha fatto eco Claudio Fallarino (Pd), secondo il quale in sede di nuovo Bilancio occorrerà misurasi sulle priorità degli interventi. Di altro avviso i consiglieri Pdl Piero Sorcini e Franco Asciutti per i quali “non esiste un problema di mancate entrate da parte dello Stato: la voragine del debito pubblico – hanno sostenuto – è legata alle cattive abitudini di spesa degli enti”. Condividi