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PERUGIA – Ci sono novità sostanziali sul disegno di legge della Giunta che disciplina il ‘sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali’, all’esame della terza Commissione consiliare di Palazzo Cesaroni. Sono state ufficialmente presentate questa mattina con alcuni emendamenti illustrati dall’assessore ai servizi sociali Damiano Stufara. Subito dopo, il presidente della Commissione Enzo Ronca, prendendo atto della volontà espressa da molti consiglieri di voler valutare più attentamente la effettiva portata di correzioni e integrazioni che riguardano undici articoli sui cinquanta del disegno di legge, ha aggiornato i lavori a giovedì prossimo, tre dicembre. Dopo aver precisato che sugli emendamenti c’è il pieno consenso dei comuni umbri e dall’Anci che li rappresenta, l’assessore Stufara ha spiegato che le correzioni più sostanziose riguardano: il ruolo dei comuni che viene ulteriormente esaltato, rispetto a possibili frammentazioni di competenze, o al rischio che l’organismo Ati (Ambito territoriale integrato) che associa i comuni nella gestione dei servizi, possa dotarsi di ulteriore personale, e quello delle ‘Zone sociali’, il livello territoriale su cui organizzare i servizi, che dovrà coincidere con gli attuali distretti sanitari. Un altro emendamento, ha spiegato Stufara, riguarda i Liveas (livelli essenziali di assistenza sociale) che ora vengono enunciati nel testo, e rispetto ai quali - in attesa della normativa nazionale - la legge umbra, “garantisce comunque un sistema unitario di offerta di servizi e prestazioni sociali”. Altre novità riguardano, il ruolo delle formazioni sociali e delle associazioni di familiari ed utenti, nell’esercitare compiti di controllo sulla qualità dei servizi erogati e le gare per l’affidamento dei servizi. In questo caso l’aggiudicazione dovrà tenere conto, solo per il 30 per cento, dei minori costi proposti, proprio per garantire una maggior qualità. Stufara ha anche annunciato che è orami definito, “in pratica al 98 per cento” il testo del Piano sociale regionale il cui iter dovrà necessariamente far seguito alla approvazione della legge emendata. Condividi