FABRIZIO BRACCO La convocazione della Crel a fine legislatura non rappresenta un elemento negativo, quanto invece l'intenzione di dare applicazione allo Statuto e di creare un precedente che “costringa” ogni anno il presidente del Consiglio regionale a convocare quello che si presenta come “un punto ineludibile di confronto all'interno della concertazione tra Giunta, Consiglio e società regionale. La Crel rappresenta “un modello inedito di concertazione, con tratti di assoluta originalità, che avvia un circolo virtuoso che evita i rischi del corporativismo. In questo modo il Consiglio regionale riacquisisce centralità, ottenendo un riconoscimento all'interno dei processi di concertazione e rafforzando i processi decisionali, grazie alla condivisione dei processi decisionali. Il Patto per lo sviluppo si è dimostrato uno strumento efficace soprattutto nella prima fase, mentre ora sembra necessitare di un ripensamento, per affrontare le nuove criticità che l'Umbria si trova ad affrontare. Alla politica è richiesto un salto di qualità nella progettualità e nell'interlocuzione con la società. Le regioni del centro devono saper cogliere le potenzialità dell'Italia Mediana, una prospettiva importante per un'area dalle grandi potenzialità: cultura e tradizioni civili possono favorire un approccio nuovo verso l'Europa, favorendo anche il superamento della 'questione meridionale' quanto di quella settentrionale”.
Recent comments
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago