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di Am.B. Al via la proposta di legge di iniziativa popolare per la rappresentanza e la tutela della democrazia sindacale. La Fiom nazionale ha presentato il testo nel pomeriggio di ieri all’Auditorium di Via Rieti a Roma, nell’ambito di un Comitato centrale aperto alla stampa. La proposta è stata illustrata dal professor Piergiovanni Alleva, ordinario di Diritto del Lavoro all’Università di Bologna, che ha lavorato all’articolato in sinergia con il sindacato dei meccanici Cgil. La proposta contiene norme in materia di rappresentanza sindacale e di rappresentatività dei sindacati, nonché di referendum per la validazione dei contratti, le tre questioni di fondo poste dalla Fiom dopo la disdetta unilaterale del contratto vigente da parte di Fim e Uilm e Federmeccanica e la stipula di un contratto senza il sindacato maggiormente rappresentativo della categoria e la validazione dei lavoratori. Maurizio Landini, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile dell’Ufficio sindacale, ha chiaramente detto che “scopo di questa proposta è quello di rendere realmente praticabile la democrazia sindacale, estendendo il diritto di eleggere le rappresentanze sindacali in tutti i luoghi di lavoro e introducendo criteri certificati di misurazione della rappresentatività delle organizzazioni sindacali”. “Al medesimo scopo – ha spiegato - sono anche finalizzate le norme che intendono far diventare il voto espresso da lavoratrici e lavoratori, tramite referendum, lo strumento con cui validare sia gli accordi aziendali che i contratti nazionali, nonché gli accordi interconfederali relativi al sistema contrattuale.” La raccolta di firme, che deve raggiungere le 50mila per essere presentata in parlamento, partirà a gennaio prossimo. Nel frattempo prosegue l’azione di contrasto al contratto separato. In ogni azienda dove verrà aperta la trattativa la Fiom impegna le sue strutture a inviare una lettera di diffida ad applicare il contratto firmato da Federmeccanica-Assistal e a tenere aperta la trattativa sul biennio economico, così come previsto dal contratto firmato nel 2008. Inoltre il sindacato delle tute blu della Cgil lavorerà per l’unificazione delle lotte in corso contro i licenziamenti, per l’estensione della Cig a 104 settimane e l’elevamento all’80% del salario, il prolungamento del permesso di soggiorno a chi perde il lavoro per cause legate alla crisi aziendale, l’estensione dei contratti di solidarietà e la cig a rotazione. Oltre a ciò il comitato centrale della Fiom ha votato all’unanimità l’impegno ad arrivare ad una iniziativa generale di mobilitazione contro la politica economica e sociale del governo, per una vera riforma fiscale a favore dei lavoratori dipendenti e che penalizzi l’evasione fiscale, la rendita e i patrimoni. Le tante lotte in corso contro i licenziamenti e che contrastano la pretesa di usare la crisi per fare facili affari sulla pelle dei lavoratori, dal tentativo scongiurato dai lavoratori dell’Innse nell’agosto scorso, fino alla lotta dei lavoratori ex-Eutelia-Agile, stanno dimostrando che la capacità di tenuta porta risultati positivi. E’ di ieri il ritiro della cig per i lavoratori Alcoa di Portovesme (Sardegna) e Fusina (Veneto), da giorni in lotta e ieri insieme a Roma per presidiare la trattativa, ed è di oggi il comunicato della presidenza del consiglio dei ministri, che riprende integralmente l’impegno sottoscritto ieri dal sottosegretario Letta a portare la questione Eutelia in Consiglio dei ministri, oltre che coinvolgere le amministrazioni pubbliche, invitare i privati a tenere le commesse, e sollecitare il tribunale fallimentare a procedere al commissariamento. Per quanto riguarda Eutelia inoltre, va detto che il giornalista Federico Ruffo, che si trovava nella sede romana la sera dell’aggressione da parte dell’ad Landi, e che sta indagando insieme a Emilio Casalini sull’intreccio politico, economico e finanziario che sta dietro tutta la vicenda Eutelia-Agile-Omega, ha trovato sul muro della propria abitazione scritte con minacce di morte. A questo proposito la Fiom ha espresso solidarietà al giornalista, ed invita tutte le istituzioni a vigilare perché siano garantite “la libertà di stampa e di denuncia”. Condividi