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PERUGIA - Sono venti donne, tutte molto giovani, alcune con figli e mutui da pagare. Dal 17 gennaio rischiano di perdere il proprio posto di lavoro e non sanno ancora se esistono prospettive per continuare il mestiere che svolgono con grande professionalità, in certi casi anche da oltre 10 anni. Sono le lavoratrici del punto vendita Autogrill situato all'interno del centro commerciale di Collestrada (Perugia), per il quale la proprietà non ha ancora rinnovato l'affitto dei locali. Il punto sulla vertenza è stato fatto questa mattina in una conferenza stampa tenuta presso la Cgil di Perugia dalla Filcams Cgil e dalla Fisascat Cisl, insieme ad un gruppo di lavoratrici di Autogrill. “In questa vertenza – ha esordito Michele Agnani, segretario provinciale Filcams – non siamo di fronte alla crisi di un'azienda, ma al semplice fatto che Autogrill non ha rinnovato il contratto di affitto dei locali con Coop, che ne è proprietaria. Questo mette a rischio 20 posti di lavoro, fatto che non possiamo accettare in alcun modo”. “Quello di cui abbiamo bisogno – ha aggiunto Valerio Natili, segretario della Fisascat Cisl di Perugia – è senso di responsabilità e massima chiarezza. Se davvero c'è un nuovo imprenditore pronto a gestire questo punto vendita, l'impegno che dovrà necessariamente assumere è quello di garantire il posto di lavoro a tutte le lavoratrici”. Di “vertenza anomala”, perché collegata alle scelte dell'imprenditore e non ad una crisi aziendale, parla anche Ivo Banella, segretario generale della Filcams Cgil di Perugia: “Sappiamo che dopo il disimpegno di Autogrill, un nuovo soggetto dovrebbe subentrare nella gestione del punto ristoro – afferma il sindacalista – ma non sappiamo ancora se l'accordo per l'affitto dei locali è stato concluso o meno”. Una cosa però deve essere chiara, prosegue Banella: “Né chi subentrerà, né Coop, proprietaria dei locali, possono pensare di vedere in questa operazione un semplice business, infatti in ballo ci sono 20 lavoratrici, altamente qualificate e con una lunga esperienza alle spalle”. Insomma, per il sindacato deve essere chiaro che il primo elemento da salvaguardare sono i posti di lavoro, “tutti quanti”, precisa ancora Banella. “Questo vuol dire – aggiunge il segretario –che il nuovo soggetto imprenditoriale non può pensare di utilizzare manodopera diversa da quella attuale, magari a basso costo e senza la professionalità necessaria. Per questo ci rivolgiamo a Confcommercio che deve fare la sua parte in questa vertenza”. Dunque, il sindacato chiede la convocazione immediata di un tavolo con tutti i soggetti coinvolti: proprietà, istituzioni, Coop e Confcommercio. Perché “soltanto con una gestione condivisa si può davvero assicurare la difesa dei posti di lavoro e la continuità occupazionale”. Intanto, Filcams e Fisascat annunciano che, se si renderà necessario, le lavoratrici intensificheranno le forme di lotta, prevedendo anche il blocco del lavoro domenicale nel mese di dicembre. “Non chiediamo altro che il diritto al lavoro – conclude Licia Sangilli, lavoratrice e rappresentante della Rsu Cgil di Autogrill – perché crediamo di aver dato tanto a questa azienda e di non potere oggi vedere messo in discussione il nostro futuro. Vogliamo vederci chiaro e avere garanzie sul nostro posto di lavoro”. Condividi