Rifondazione Comunista dell’Umbria esprime soddisfazione per le dichiarazioni rilasciate dal Segretario regionale della Cgil Mariotti sulle ricette per far uscire la Regione Umbria dalla crisi. Insieme alle forze della Federazione della Sinistra di Alternativa abbiamo già lanciato nelle settimane passate proposte concrete, contenute in un documento programmatico, che coincidono con quelle lanciate da Mariotti in questi giorni sulla stampa locale. La crisi ha ripercussioni gravi sui livelli occupazionali e occorrono misure per evitare la perdita di posti di lavoro? Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra hanno già chiesto il blocco dei licenziamenti e l’adozione di forme contrattuali di solidarietà che, conferma il Segretario, sono meglio della Cassa Integrazione. Analogamente condividiamo l’esigenza di un Piano regionale del Lavoro che abbia come obiettivo la difesa del lavoro, la sua valorizzazione, la ricerca di nuove e qualificate professionalità: questo è quanto le forze della Sinistra di Alternativa hanno scritto nel documento programmatico presentato il 13 novembre, una proposta che sembra raccogliere aperture importanti da parte del maggior sindacato regionale. Alla stessa stregua riteniamo positive le convergenze sulla esigenza di aprire un dialogo con le Regioni dell’Italia Centrale. Politiche da e per un’ Italia mediana, strumento necessario di cui il governo regionale deve farsi promotore per resistere alla destrutturazione del modello sociale che vuole imporci il federalismo fiscale, ma anche per migliorare l’offerta dei servizi sociali e definire un livello ottimale delle infrastrutture. É altresì evidente l’importanza di ripensare il sistema produttivo regionale all’insegna della New Economy: la riconversione ecologica dell'economia, la messa in sicurezza del territorio, il potenziamento delle fonti alternative di energia, una revisione del sistema di tassazione delle piccole imprese, a partire da quelle artigiane, l'introduzione di una tassazione adeguata delle rendite finanziare, investimenti in ricerca ed innovazione. Sono queste alcune ricette contenute nel documento programmatico della Federazione per rispondere alla crisi sottoposte agli umbri ed alla coalizione di centro – sinistra. Se a tutto questo aggiungiamo l’esigenza di una reale semplificazione istituzionale e le critiche al sistema bancario non possiamo che auspicare che dai rispettivi ambiti di competenza si possa iniziare un confronto serrato con la Cgil affinché le proposte programmatiche sostenute anche dalla federazione della Sinistra di Alternativa permeino il dibattito sul futuro degli umbri anche in vista delle imminenti elezioni per una prospettiva di governo dell’Umbria all’insegna della qualità del lavoro, del sistema produttivo e del welfare regionale Stefano Vinti Condividi