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GUALDO TADINO - Si è tenuta quest’oggi, presso la Sala consiliare del Comune di Gualdo Tadino, una conferenza stampa del Partito della Rifondazione Comunista, alla presenza del Segretario provinciale Enrico Flamini, del Consigliere provinciale Luca Baldelli e del capogruppo del PRC in Consiglio comunale a Gualdo Tadino Gianluca Graciolini. Nel corso della conferenza stampa sono state illustrate le proposte di politica economica per il comprensorio eugubino – gualdese, con particolare riferimento alla crisi dell’” Antonio Merloni “. Il PRC per primo, nel 2004 – 2005, e ancora con l’attuale fase di commissariamento, ha ripetutamente sollecitato un piano industriale complessivo per rilanciare l’ “ Antonio Merloni “, piano che mai la dirigenza dell’impresa ha voluto predisporre, coi risultati oggi sotto gli occhi di tutti. Il Partito si è poi battuto perché fosse anticipata la Cassa integrazione a tutti gli operai e impiegati del Gruppo, misura attuata dalla Provincia di Perugia, e perché trovasse forma concreta l’Accordo di programma, con la difesa di tutti gli stabilimenti della “ Antonio Merloni “, da Fabriano a Gaifana. Ora il PRC propone di istituire, rafforzando e riempiendo di contenuti l’Accordo di programma, una zona franca lungo tutto l’arco comprensoriale colpito dalla crisi, con esenzioni fiscali e agevolazioni mirate alla difesa integrale dei livelli occupazionali e alla reindustrializzazione delle aree più interessate. Ciò assieme all’istituzione del Reddito sociale, come misura di sostegno a cassintegrati, disoccupati, lavoratori dipendenti ed autonomi, espulsi dai processi produttivi. Su questo la Regione deve impegnarsi con maggior forza di quanto abbia fatto fino ad oggi, ma è in primo luogo il Governo che deve battere un colpo : Berlusconi, succube della Lega e di certi potentati clientelari meridionali, sta infatti dirottando risorse nelle aree settentrionali e in certe zone del sud per opere pubbliche inutili e spesso dannose, privando le regioni dell’Italia centrale delle risorse per opere utili e misure di sostegno efficaci al reddito dei lavoratori e dei disoccupati. Ultima (ma non certo per importanza) è la vicenda dei 44.000.000 di euro per la cassa integrazione in Umbria, fatti piovere dall’alto come fossero una gentile concessione di Berlusconi, quando invece si tratta di soldi delle Regioni e delle Province sottratti dal Governo (22.000.000 solo alla Provincia di Perugia) e dirottati dalle politiche attive del lavoro verso gli ammortizzatori sociali, con una politica di guerra tra poveri che depotenzierà gli interventi mirati alla ricollocazione di soggetti in età avanzata espulsi dai processi lavorativi, quelli indirizzati all’inserimento dei diversamente abili nel mondo del lavoro ecc…. A questo Governo di classe, che toglie risorse all’Italia mediana e ai ceti più deboli, Rifondazione risponde con le sue proposte, di sinistra e popolari. Condividi