Questa mattina, presso il mercato del mercoledì che si svolge nei pressi dello stadio comunale, il Prc di Terni ha distribuito centinaia di volantini in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Questo il testo del volantino in questione: A cura del coordinamento donne del Prc di Terni Il 21% delle donne vittime di abusi ha subito la violenza sia in famiglia che fuori, il 22.6% solo in famiglia, il 56.4% solo da altri uomini; 2 milioni e 77 mila donne hanno subito comportamenti persecutori; 7 milioni e 134 mila donne hanno subito o subiscono violenza psicologica; 1 milione e 400 mila donne hanno subito violenza sessuale prima dei 16 anni; 674 mila donne hanno subito violenze ripetute dal marito in presenza dei figli; Le politiche che contrastano la violenza femminile sono ancora insufficienti. La violenza è presente sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo, le vittime e i loro aggressori appartengono a tutte le classi sociali e culturali. “La lotta contro ogni sopruso ai danni delle donne trova complice solidarietà negli atteggiamenti di reticenza di chi rifiuta l’idea che l’intolleranza e la violenza devono giuridicamente comportare in sede di giudizio un incremento della responsabilità e della pena. In larga misura oggi la violenza è alimentata dall’ignoranza, dalla perdita dei valori, da un allontanamento spesso inconsapevole dai principi su cui la nostra Costituzione ha fondato la convivenza della nazione democratica”. Parole di Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica, che voleva ricordare l’art. 2 della Costituzione: “educare l’insieme della nostra società ai valori dell’uguaglianza di tutti i cittadini, senza distinzione di sesso e ai valori della non discriminazione”. In questa giornata vogliamo ricordare tutte le donne che hanno subito violenze e che non curandosi delle conseguenze a cui andavano incontro hanno osato sfidare la morte e le torture. L’ultimo esempio in ordine di tempo è quello che riguarda Neda e Taraneh, anche loro come tante altre donne non arrivate alle cronache, hanno dimostrato a tutto il mondo di non aver paura. Neda è stata uccisa da un militare durante una manifestazione contro il regime del suo paese. Taraneh è stata invece arrestata, stuprata con inusitata violenza e poi bruciata per nascondere le atrocità che aveva subito. I ragazzi iraniani hanno fatto girare una frase quando è stata uccisa Neda che deve far riflettere “NEDA MUORE CON GLI OCCHI APERTI E FA VERGOGNARE NOI CHE STIAMO CON GLI OCCHI CHIUSI” Siamo in tanti a stare con gli occhi chiusi, nonostante tutto quello che succede intorno a noi. Dobbiamo dimostrare tutti/e di avere il coraggio di combattere chi usa la violenza per trasformare la società. Condividi