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PERUGIA – Dare una mano ai propri piedi. L'imperativo è d'obbligo per chi soffre di diabete, visto che è proprio da questa parte del corpo che possono venire importanti segnali d'allarme. Ne è consapevole l'Associazione Regionale di Volontariato “Piede Diabetico” che, ieri mattina alla Sala Fiume di Palazzo Donini, ha presentato ai giornalisti le sue finalità e i suoi progetti di attività e che domani, giovedì 26 novembre alle ore 16.00, nel Salone d'Onore di Palazzo Donini, a Perugia, terrà la sua prima assemblea. Alla conferenza stampa erano presenti Presidente e Segretario dell’associazione, Mario Andrea Bartolini e Simone Casacci, il coordinatore del Centro di riferimento regionale per il diabete mellito, prof. Fausto Santeusanio, la coordinatrice del Centro per la cura del piede diabetico, dott.essa Cristina Vermigli e il presidente del Cesvol avv. Luigi Lanna. Il piede diabetico è una delle principali complicanze del diabete, basti pensare che il 15% dei pazienti sviluppa ulcere al piede almeno una volta nel corso della propria vita e che la prevalenza di lesioni attive in una popolazione di diabetici è di circa il 5-10%. Proprio questa patologia, inoltre, è responsabile del 20% delle ospedalizzazioni dei pazienti con diabete mellito”. Dati recenti (OMS), inoltre, indicano un incremento della prevalenza del Diabete Mellito tale da prevedere per il 2025 circa 250 milioni di persone affette da questa temibile patologia. In questo caso fare prevenzione è più importante che mai, sia attraverso la formazione degli operatori sanitari, sia attraverso l’educazione e la sensibilizzazione dei pazienti e dei loro familiari. Condividi