CITERNA – Portare a compimento il tracciato della E78 Grosseto Fano; unire i circuiti museali rinascimentali e contemporanei Piero Della Francesca e Burri; puntare sull’enogastronomia; preservare il futuro dell’Ente Valdichiana; riprendere il tracciato della ferrovia Arezzo San Sepolcro e collegarlo alla Fcu sul versante umbro. Questi i temi affrontati nel corso dell’incontro istituzionale avvenuto nella giornata di oggi (lunedì) tra le Province di Arezzo e Perugia a Citerna, luogo simbolo di confine proprio tra i due territori. “Un luogo – come ha detto il sindaco della città Giuliana Falaschi – in cui il confine, appunto, diventa virtuale e dove i territori si mescolano”.
All’incontro erano presenti i Presidenti della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi e di Arezzo, Roberto Vasai insieme a parte delle rispettive giunte (Domenico Caprini, Roberto Bertini, Donatella Porzi e Stefano Feligioni per il versante umbro. Antonio Perferi, Francesco Ruscelli, Rita Mezzetti Panozzi e Carla Borghesi per il versante toscano).
Nel dettaglio, si intendono dare risposte concrete per quanto riguarda la E 78 “l’importante è farla – ha commentato Guasticchi – ed è per questo che la Provincia di Perugia è promotrice di un incontro nazionale con il ministro alle Infrastrutture Altero Matteoli a cui parteciperanno tutti gli enti interessati e le associazioni di categoria per risolvere questa situazione che si protrae da anni”.
Inoltre, il Presidente della Provincia perugina ha sottolineato come “questo nuovo modo di operare sia in linea con le difficoltà economiche del momento che necessitano un modo di agire sinergico tra gli enti. Bisogna – ha concluso – essere operativi e snellire il più possibile la burocrazia”.
Per i circuiti museali l’idea che si intende sviluppare è quella di un biglietto unico che permetta di visitare i musei delle due realtà: una sorta di percorso rinascimentale contemporaneo che passa per Piero della Francesca a San Sepolcro e Monterchi fino a Burri a Città di Castello. Altro tema affrontato la caccia: entrambe le province hanno una vocazione alla gestione conservatoristica delle popolazioni di cervidi e bovidi. È auspicabile, pertanto, che si trovi una comunione di intenti per la presenza di queste popolazioni. Lo stesso vale per i cinghiali poiché la presenza massiccia di questi animali crea problemi ad entrambe i territori aldilà dei confini.
Infine per gli Atc si dovranno intensificare gli interscambi sui rispettivi versanti territoriali. A difesa delle infrastrutture, sia su “gomma che su ferro” si è espresso il Presidente della Provincia di Arezzo, Vasai “vi è la necessità di progettare infrastrutture – ha detto -. Allo stato attuale non c’è, ad esempio, una trasversale su rotaia che colleghi i due mari. Per l’economia della zona vorrei ricordare la salvaguardia del tabacco in generale, ed il kentucky (che si usa per i sigari toscani) in particolare, che è una delle particolarità di queste zone”.
Guasticchi e Vasai hanno concordato, infine, sulla necessità di rimodulare l’Ente Irriguo Umbro Toscano (soppresso di recente nell’ambito della riforma delle Autonomie Locali) in base delle nuove esigenze ed aspettative delle categorie interessate all’utilizzo della risorsa idrica per fini idropotabili ed irrigui. Quello di Citerna non è stato un incontro esclusivamente politico, ma una riunione operativa che ha visto protagonisti gli assessori delle due giunte insieme ai tecnici per dare seguito agli intenti emersi nel corso della discussione.
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