Piano delle acque, dalla Coldiretti "forte preoccupazione" per la mancata approvazione da parte del Consiglio regionale

Purtroppo la crisi del settore agricolo è evidente e non può più essere nascosto. L'agricoltura italiana in particolare è diventata la cenerento d'europa grazie agli governi, sia di centro sinistra che di centro destra, che sono al servizio delle multinazionali che controllano il mercato dei cereali e delle olaeginose. La soluzione del disaccoppiamento e dare aiuti a chi aveva prodotto in passato è stata la chiara soluzione per bloccare la crescita e la ripresa del settore. I becchini di questa operazione scellerata che sta portando l'agricoltura e gli allevamenti nelle mani degli industriali e dei mangimisti sono le organizzazioni professionali del settore agricolo. In tutti questi anni non sono state capace di attivare le "associazione dei produttori agricolo" definite dalla norma comunitaria. Queste associazione disgregate ai minimi termini sono incapaci di esercitare pressioni politiche e vivono come enti para-pubblici di aiuti, commesse rimborsi, ecc... ecc... che spesso non sono neppure sufficienti a mantenere un apparato assolutamente inutile. Oggi, con la coldiretti in testa, gridano al vento e pretendono di risolvere i problemi di una zootecnia in mano agli industriali-mangimisti inserendo formule e pretendento emendamenti e norme che non forniscono alcuna tutela ai cittadini che restano i cornuti e bastonati. Subiscono infatti l'inquinamento e poi pagano i danni fatti dagli altri e poi ancora devo pagare anche ampliamenti di depuratori che non funzionano. Tutto questo con una regia chiara e arcinota e con la classe politica-amministrativa ormai relegata al ruolo di cavalier servente.