SAN GIUSTINO - Si è riunito il direttivo di Rifondazione comunista di San Giustino alla presenza del Segretario Provinciale del partito Enrico Flamini per affrontare le attuali questioni politiche locali e nazionali. Esprimiamo tutta la nostra convinta opposizione nei confronti del varo da parte del governo, avvenuto con la blindatura della discussione parlamentare impedita con la questione di fiducia, del decreto che privatizza l’acqua nel nostro paese. Grazie a Bossi e Tremonti gli enti locali sono stati completamente esautorati di qualsiasi potere di indirizzo e di controllo della qualità e dei costi del servizio, con un arretramento pesante sul terreno dei diritti degli utenti e dei cittadini. Il tutto, come ovvio, nell’interesse esclusivo di logiche mercantilistiche, di speculazione, proprie di aziende private, in special modo quelle a carattere multinazionale. Pensiamo che anche il nostro Comune si debba opporre a questo decreto, a difesa dell’acqua come bene comune e bene pubblico, anche attraverso modifiche ed integrazioni allo Statuto allo scopo di affermare i principi di "acqua come bene comune" e il "diritto umano all'acqua". Annunciamo inoltre che domenica 22 novembre a partire dalle ore 10 saremo in Piazza del Municipio a San Giustino per la raccolta firme di una petizione popolare a sostegno della proposta di legge di Rifondazione comunista per l’istituzione del reddito sociale, una misura che, visti i ritardi dell’attivazione della cassa integrazione e l’inadeguatezza degli strumenti con i quali il governo “nordista” è intervenuto e si accinge ad intervenire, può dare risposte concrete a quanti stanno pagando ingiustamente i costi sociali ed economici dell’attuale crisi: lavoratori, pensionati, artigiani, studenti, precari e disoccupati. Inoltre informeremo le cittadine e i cittadini sulle modalità organizzative della grande manifestazione prevista per il prossimo 5 dicembre a Roma indetta dalla Federazione della Sinistra per chiedere le immediate dimissioni di Berlusconi e del suo governo antipopolare e le elezioni anticipate. Condividi