RAFFAELE AMANDA RUDY.jpg
PERUGIA - Quando il pm ha pronunciato al termine della sua arringa le parole ''ergastolo'' Amanda e Raffaele, ai lati opposti del banco della difesa sono rimasti impassibili. Amanda, capelli sciolti in disordine, i lineamenti tirati, e' rimasta seduta intrecciando a tratti le mani. Prima, alla fine della requisitoria, durante la proiezione in aula del dvd della pubblica accusa con la ricostruzione dell' omicidio, e' rimasta immobile con la faccia girata dalla parte opposta dello schermo. Poi, dopo le conclusioni del pm con la richiesta della dura condanna, si e' alzata per la breve ''dichiarazione spontanea''. Quindi ha abbracciato una giovane consulente della difesa ed accompagnata dalle guardie carcerarie e' sfilata davanti a Raffaele senza guardarlo. Non si e' neanche girata verso le telecamere, come spesso era solita fare magari con un sorriso, ed e' uscita dall'aula. Raffaele invece aveva guardato con apparente interesse il filmato, a tratti conversando con il suo difensore. Poi anche lui ha ascoltato immobile le richieste del pm. Quando gli e' passata davanti Amanda e' sembrato che neanche la vedesse. Lasciando a sua volta l' aula, anche lui molto teso, si e' appena girato verso fotografi e telecamere. Per la pubblica accusa, Giuliano Mignini e Manuela Comodi e con loro tutti gli investigatori ed esperti della scientifica che hanno lavorato per due anni alle indagini, Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono responsabili dell'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher; questo unitamente a Rudy Guede, l'ivoriano che era fuggito in Germania e che venne preso, gia' processato con rito abbreviato per concorso nell'omicidio. All'ivoriano sono stati comminati 30 anni di reclusione per concorso nell'omicidio; ora l'appello. Come per Guede l'impianto accusatorio costruito dai Pm nei confronti di Amanda Knox e Raffaele Sollecito e' solido. Un ''delitto di gruppo'' che i magistrati perugini hanno meticolosamente ricostruito anche oggi, presenti i due imputati, mostrando foto ed un video di 23 minuti che le difese avevano cercato di non far proiettare in aula, richiesta respinta dalla Corte. La pubblica accusa ha criticato le parti che avevano sostenuto che era stato leso il diritto delle difese, non rispondente al vero. L'Unico diritto leso - aveva detto Manuela Comodi - e' stato quello nei confronti della polizia scientifica e postale che hanno svolto le indagini. Amanda Knox, in una dichiarazione spontanea, avendo sempre respinto l'accusa di essere stata lei ad uccidere Amanda, lo ha ribatito: ''Meredith era mia amica e non la odiavo. E' assurda l'idea che volessi vendicarmi di una persona che era stata gentile con me'' ed ancora ''nessu rapporto con Rudi; cio' che ho sentito nelle ricostruzioni degli ultimi due giorni e' fantasia, non la realta'''. La prossima udienza e' stata fissata per venerdi' 27 novembre. Condividi