TERNI - Avevano creato una zona di spaccio di eroina in mezzo ai boschi della periferia di Terni, dove tagliavano la droga, ricevevano i tossicodipendenti, fornivano le dosi: la squadra mobile della questura, insieme agli agenti della Forestale, ha seguito per diverso tempo due tunisini, arrestandoli nelle ultime ore per spaccio.
I particolari dell'operazione sono stati forniti stamani in una conferenza stampa, dal dirigente della mobile ternana, Marco Chiacchiera. Da tempo la polizia teneva sotto controllo, anche a seguito di numerosi esposti presentati da cittadini, le zone di Parco Batteria a San Liberato di Collestatte ed a Rocca San Zenone, dove si registrava un via vai continuo di tossici e dove cercatori di funghi avevano trovato sul terreno numerose siringhe.
A seguito di riscontri, appostamenti, pedinamenti di tossicodipendenti, gli agenti hanno trovato, nascosti nel bosco, due tunisini intenti a confezionare dosi: sono stati sequestrati dieci grammi di eroina. Uno dei due tunisini arrestati - si e' appreso in questura - e' anche indiziato di omicidio preterintenzionale per avere causato la morte del gestore di un locale al quale aveva sottratto una bottiglietta di aranciata: alle sue rimostranze aveva reagito - secondo l'accusa - colpendolo violentemente con una testata, tanto che il gestore poco dopo si era sentito male ed era morto.
L'altro tunisino arrestato era ancora a Terni nonostante il decreto del questore di lasciare il territorio nazionale. I due operavano nel fitto dei boschi a ridosso di Terni per eludere i controlli. Secondo la polizia i due erano anche in contatto con altri spacciatore arrestati dalla polizia di Spoleto per aver installato la base di spaccio nei boschi di Strettura.
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