NOCERA UMBRA - Oggi pomeriggio all’auditorium del Comune di Nocera Umbria si è svolto l'annunciato consiglio provinciale straordinario sulla crisi dell’Antonio Merloni, azienda che nello stabilimento di Gaifana occupa qualcosa come 1200 dipendenti, ad oggi in cassa integrazione.
Aprendo i lavori, il presidente del consiglio provinciale Luciano Bacchetta ha ribadito alla folta platea di dipendenti della Merloni e di rappresententi delle istituzioni che “il consiglio provinciale ha fortemente voluto questa assemblea straordinaria a Nocera per compattare istituzioni, sindacati e territori al fine di salvaguardare l’occupazione della Merloni e non solo”.
“Abbiamo limiti come ente – ha concluso Bacchetta – ma abbiamo l’obbligo di spronare il Governo e le istituzioni al fine di realizzare degli interventi per questa fascia appenninica che rischia di ritornare agli anni ’50, tempi bui di emigrazione”.
Il presidente poi ha dato la parola al sindaco di Nocera Umbra, Donatello Tinti. “Siamo onorati della presenza della provincia di Perugia, che con i suoi consiglieri e il suo presidente Guasticchi, ha voluto dare il suo contributo al fine di trasformare la questione Merloni in una vertenza interregionale. La Merloni per Nocera e l’Eugubino Gualdese rappresenta l’Alitalia per il Paese, rappresenta la Fiat per Torino. Noi ci troviamo di fronte ad un bivio: o rilanciare la Merloni e il territorio con accordi nazionali, oppure fallire lasciando migliaia di famiglie senza un salario e un futuro. Come Sindaco ribadisco che dobbiamo creare una zona franca per questi territori. Con risorse certe e nuove formule di sviluppo rispetto al passato”.
Al consiglio provinciale straordinario hanno preso parte anche l’assessore regionale al bilancio, Riommi che si è detto disposto “a portare avanti una trattativa con il Governo al fine di creare un accordo strutturale di rilancio per questo territori che tra la crisi della Merloni e quelle della edilizia e del post sisma sta vivendo un momento difficile che riporta indietro il calendario di quasi 40 anni”.
Sono intervenuti anche i rappresentanti di Cgil e Cisl che hanno chiesto un tavolo istituzionale per trovare imprenditori disposti a rilanciare la Merloni della Gaifana e un piano speciale per l’economia in generale”.
Erano presenti anche gli onorevoli Domenico Benedetti Valentini e Franco Asciutti che si sono fatti garanti per il Governo “di dare quanto prima una risposta certa sulla Merloni, consapevoli anche delle difficoltà di trovare risorse a causa della crisi internazionale”.
Presente Marina Sereni del Pd che ha elogiato il consiglio provinciale “perché rilancia l’impegno e tiene viva l’attenzione della Merloni”. In aula anche rappresentanti della Provincia di Ancona dove la Merloni ha diversi stabilimenti che occupano altri 2mila posti di lavoro.
Il consiglio provinciale ha proposto e approvato un ordine del giorno che impegna la Provincia a “ farsi carico di iniziative politiche per tutelare il territorio da proporre al Ministero delle Attività produttive; individuare gli strumenti finanziari per portare avanti progetti di tutela, e farsi protagonista per rendere produttivo ed efficace un Accordo di Programma per il territorio”.
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