Marco Casavecchia
L'immobiliarista Grimaldi avrebbe fatto, secondo ''radio tam tam'', una consistente offerta a Covarelli, per rilevare l'intero pacchetto societario, offerta che, sembra, sia stata respinta al mittente.
L'interesse intorno al progetto Curi comincia a solleticare l'appetito di qualcuno? Voci prive di fondamento? E se fosse così, secondo quanto riporta un articolo apparso sul Giornale dell'Umbria, firmato A. Fer., se Covarelli avesse veramente ricevuto un'offerta importante, per la cessione della società, quale significato avrebbe il rifiuto a trattare? Potrebbe voler testimoniare la non necessità di rimpinguare le casse societarie, perché non così disastrate? C'è già qualche altro candidato alla successione? Il progetto interessa imprenditori disposti ad entrare in società con Covarelli? O la rinuncia all'offerta, fatta da Ivo Grimaldi, che si dice interessante e sostanziosa, è solo un gesto un po' orgoglioso di chi non vuol ammettere che l'avventura perugina è un mezzo flop, ed insiste nella speranza di una svolta positiva degli eventi?
Ammesso che l'offerta ci sia stata, e che la risposta sia stata negativa, se veramente la situazione economica della società fosse alla frutta, sarebbe da irresponsabili non prenderla in considerazione. Vogliamo pensare che la società non rischi il fallimento a giugno, che l'Amministrazione Comunale, avute le garanzie necessarie sulla copertura economica del progetto, tenga duro sul versante delle migliorie da apportare allo stesso, a favore del pubblico (pensiamo alla copertura totale), che la FIGC accolga la candidatura di Perugia quale città ospitante gli Europei 2016, cosa questa che potrebbe veramente rappresentare una svolta per il futuro del Perugia calcio. Buon Grifo a tutti.
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