PERUGIA - La Funzione Pubblica Cgil ha sempre operato per garantire i diritti e la tutela del lavoro, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza la Funzione Pubblica dell’Umbria ribadisce la necessità del mantenimento a gestione pubblica del servizio educativo per la prima infanzia (0/3). Questa Regione si è caratterizzata negli anni precedenti per un forte sviluppo dei servizi all’infanzia, che ha contribuito al diffondersi di una cultura della tutela e del valore della prima infanzia. In questo percorso va evidenziato anche lo sforzo formativo messo in atto a livello territoriale dagli operatori del settore che ha contribuito a qualificare il servizio e il lavoro. La Funzione Pubblica dell’Umbria ritiene che nel tempo della crisi e del federalismo fiscale, il valore del servizio educativo sia da considerare come centrale e da tutelare. Chiediamo quindi alla Regione dell’Umbria la riapertura del tavolo di concertazione sulle politiche dell’infanzia, considerando che, a ormai quattro anni dalla approvazione della legge relativa, non sono stati ancora prodotti il regolamento sull’accreditamento dei servizi, e sull’allocazioni delle risorse tra pubblico e privati. L’unica azione che sembra voglia produrre la Regione è invece la modifica al “ribasso” dei parametri attualmente utilizzati, relativamente agli spazi, alle mense e al rapporto numerico educatore/bambino. Ribadendo l’importanza di pensare e ragionare sul futuro della nostra società auspichiamo giornate di approfondimento che vadano oltre la Giornata Internazionale e che pongano al centro la condizione dell’infanzia e dell’adolescenza. La qualità dei servizi ed il benessere, è per noi qualità di vita sia per i bambini ed i genitori che frequentano le strutture sia per chi ci lavora. La Segretaria Regionale FP-CGIL Vanda Scarpelli Condividi