Marco Casavecchia
''Il calcio è anche questo. L'allenatore c'è anche perché qualcuno deve pagare e, come insegnava Gaucci, visto che non sempre è possibile cambiare tutta la rosa e nemmeno il presidente, sosteneva, chi ci resta? Il tecnico, che è vero, spesso, paga anche colpe non sue ...''. Questo scrivevamo pochi giorni fa, ed a conferma che nel calcio la storia si ripete con regolarità e senza fantasia, all'esonero del tecnico, ha fatto seguito quella del fratello Ivo, preparatore della prima squadra, senza dimenticare lo staff delle giovanili. Resta il preparatore dei portieri (guai a toccarlo visto il rendimento di Benassi e De Marco) ed il vice di Pagliari, Zaffaroni, al quale è stata affidata la prima squadra, e che, con ogni probabilità, guiderà il Grifo domenica contro il Lecco, all'esordio come allenatore professionistico. Per il resto, tanta confusione, un po' di improvvisazione, desideri irraggiungibili (Braglia non ha ricevuto il via libera e, forse, è meglio così, un altro contenzioso con gli organi federali non era proprio necessario né auspicabile, in questo momento).
Alla ricerca di un allenatore vaccinato e capace di guidare il Grifo nella rincorsa ai play off. Quelli buoni costano e a libro paga già ce ne sono due (Pagliari e Sarri), magari Zaffaroni si dimostrerà valido e allora sarebbe necessario solo una specie di tutor. Le note "liete" provengono dall'affare "Curi". La Cittadella dello Sport sembra far gola a molti e da lì, dal fantasioso progetto di portare Perugia in Europa, mettendo a disposizione della Federazione un Curi, ammodernato e confortevole, potrebbe ripartire anche l'interesse per il Perugia calcio, da parte di qualche facoltoso e danaroso imprenditore, locale o di importazione.
Sognare non costa nulla. Semmai il risveglio, potrebbe essere come spesso accade, brusco e deludente. Buon Grifo a tutti.
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