CITTA' DI CASTELLO - Contratto di quartiere, Puc2, piano del traffico e vecchio ospedale: sono questi i campi di interesse della consulta del Centro storico del comune di Città di Castello, che, nei giorni scorsi, ha esaminato prospettive e criticità dei piani complessi in itinere.
“Abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale, presente con l’assessore Domenico Duranti, alcuni chiarimenti su tempi e modalità degli interventi nel centro storico, avanzando ufficialmente delle proposte di transizione in vista della variante al Prg” dichiara Gaspare Pierangeli, presidente della Consulta, entrando nel merito della discussione sulla possibilità di una sosta regolamentata in Piazza Gabriotti: “In attesa che la mobilità venga ripensata nel suo complesso, sembra di buon senso introdurre delle aree di sosta breve. La misura, che il Comune si è impegnato a valutare, non vuole introdurre una deregolamentazione ma piccoli correttivi per stimolare l’attrattività commerciale del centro storico in un momento di profonda crisi dei consumi oltre che dei redditi medi”.
“Rispetto al recupero dell’ospedale invece auspichiamo che le procedure di alienazione siano rese compatibili con un riutilizzo pieno e congruo al contesto in cui l’immobile è inserito, nel rispetto della destinazione già definita dalla Regione, che ne è proprietaria. L’Amministrazione ha dichiarato l’intenzione di chiarire questi ed altri aspetti relativi alla cessione nelle sedi opportune per poi riferire alla consulta, preoccupata anche dell’iter di finanziamento del Puc2, legato ai fondi Fas".
Nella fase attuale, il Comune, d’accordo con la Regione, avvierà la progettazione esecutiva, accedendo ad un contributo, che potrebbe coprire, per la parte pubblica, gli interi costi del piano urbano, la cui priorità di realizzazione, secondo l’orientamento prevalente in consulta, dovrebbe essere il completamento di Palazzo Vitelli a San Giacomo.
"Particolarmente interessanti - conclude Pierangeli - sono state le risposte giunte dall’assessore Duranti ad alcuni interrogativi sulla convenzione firmata con la proprietà dell’exFat. Aver inserito nell’accordo l’eventualità di un trasferimento delle cubature, qualora dovessero affiorare ulteriori importanti reperti, non compatibili con un vero e praticabile recupero, ci appare come una condizione di buon senso insieme alla decisione estendere sotto la superficie l’area dei parcheggi – con un aumento della capienza a 50 unità - ricavando nella depressione, dove oggi giacciono i reperti, terrazzamenti da adibire a percorso museale od attrezzato”.
“Dall’intervento dell’assessore Duranti non sono emersi orientamenti definitivi se non rispetto alla configurazione della Piazza dell’archeologia, su cui ci troviamo d’accordo; rispetto ai contenuti quindi, allo stato attuale, possiamo esprimere soltanto un apprezzamento di metodo, perché non sono state prospettate modifiche al progetto sul nuovo edificio, anche se dagli amministratori sono venute precise rassicurazioni sull’intenzione di condividere ogni scelta futura”.
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